Coronavirus. In Toscana attivo il Telefono amico interreligioso

Letizia Tomassone, pastora della chiesa valdese di Firenze: “Pregare insieme al telefono è un’esperienza molto intensa”. Attivo un servizio di assistenza umana e spirituale nella malattia, nel fine vita e nel lutto

Foto Marília Castelli - Unsplash

Roma (NEV), 13 aprile 2020 – Nell’emergenza coronavirus le comunità interreligiose toscane hanno attivato un telefono amico per stare vicino alle persone che hanno bisogno di assistenza spirituale e ascolto umano.

“Il servizio di cappellania è al momento sospeso in Toscana – spiega Letizia Tomassone, pastora della chiesa valdese di Firenze –; è vietato andare in ospedale, anche nei reparti normali, non è permesso entrare nelle case di riabilitazione, ad esempio al Careggi e al CTO. Sentire al telefono pazienti e familiari è l’unico modo per pregare insieme. Si legge un salmo, si ascolta la persona, si offre un supporto spirituale”.

Le chiese evangeliche della regione Toscana affiliate alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) hanno aderito subito all’iniziativa del “Telefono amico interreligioso”, coordinata da Tuttoèvita Onlus insieme alla Comunità dei Ricostruttori, con la collaborazione del Movimento focolari Toscana, dell’Unione buddhista italiana, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, dell’Unione induista italiana e della Diocesi ortodossa romena d’Italia.

“Noi restiamo vicino a te” è lo slogan dell’iniziativa. Il servizio è attivo sette giorni su sette dalle 14 alle 20, il numero è 055 3951050. Rispondono una quarantina di volontari di tutte le realtà aderenti, funzionando come primo coordinamento, per poi reindirizzare al bisogno delle diverse chiese o comunità di appartenenza o di riferimento.

È possibile contattare direttamente i pastori e i referenti. Le chiese evangeliche ad esempio hanno pubblicato sul sito numeri e orari di ricevimento. Hanno dato la loro disponibilità Saverio Succimarri e Filippo Alma, pastori della chiesa avventista del settimo giorno; Manuela Castaldo, Capitana dell’Esercito della Salvezza (EdS) – Corpo di Firenze; Letizia Tomassone, pastora della chiesa valdese e metodista di Firenze; Massimiliano Bianchi, della chiesa valdese di Firenze-Pistoia; Carmine Bianchi, pastore chiesa battista di Firenze; Raffaele Volpe, pastore della chiesa riformata svizzera di Firenze. Vai alla pagina con i numeri di telefono: https://firenzeevangelica.org/colloqui-per-sostegno-spirituale-a-distanza/

“È un’esperienza molto intensa quella di pregare al telefono – conclude la pastora Tomassone –, perché le persone lo sentono, io lo sento, c’è una comunione che va ben aldilà della presenza fisica. In condizioni normali l’assistenza spirituale richiede visite di pochi minuti, possono essere faticose per i malati, vengono meno le forze, a volte ci sono altre persone intorno. Al telefono si sta insieme, con una persona sola per volta, magari sempre con un tempo ridotto, ma quei 5 o 10 minuti sono impiegati molti profondamente”.

Il servizio del Telefono amico interreligioso è fornito da volontari formati da TuttoèVita Onlus ed è coordinato dalle psicologhe Annagiulia Ghinassi e Alice Torresan.

Le realtà religiose coinvolte offrono un servizio di assistenza umana e spirituale nella malattia, nel fine vita e nel lutto. Per ulteriori informazioni clicca qui: https://tuttovita.it/io-resto-vicino-a-te/