Covid19, fondi chiese metodiste e valdesi: ecco a chi vanno

«Stiamo lavorando a stretto contatto con la Tavola valdese per pianificare la seconda fase dell’intervento – dichiara Manuela Vinay, responsabile dell’Ufficio Otto per Mille valdese –. Siamo consapevoli delle difficoltà e sentiamo tutta la responsabilità di questo difficile momento storico, nel quale anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte. Non vogliamo dimenticare nessuno».

foto da pixabay

Roma (NEV), 24 aprile 2020 – Oltre un milione e 300mila euro in Lombardia, altri 645mila euro nelle altre regioni. Sono queste le cifre della prima parte dello stanziamento dei fondi dell’Otto per mille alle chiese metodiste e valdesi, decise nell’ambito del contributo pari a 8 milioni di euro, per aiutare la popolazione contro l’emergenza Covid19. La prima tranche dei fondi è già stata assegnata. Ecco in dettaglio quali somme sono state destinate a quali enti, organizzazioni non governative ed associazioni non profit, e in quali territori:

  • a Bergamo, la Tavola valdese si è attivata anche grazie al concorso della nostra chiesa presente in città e sostiene con 300.000 euro dei fondi Otto per Mille il lavoro di Emergency negli Ospedali Giovanni XXIII e nell’ospedale da campo degli Alpini per gestire i nuovi posti letto in terapia intensiva, minimizzando l’impatto dei ricoveri sulle strutture ospedaliere;

  • sempre a Bergamo – attraverso il CESVI – l’Ospedale Giovanni XXIII e l’ospedale da campo degli Alpini stanno ricevendo forniture mediche quali dispositivi di protezione individuale, ventilatori polmonari e una Tac mobile per 500.000 euro;

  • a Brescia l’Associazione ADL a Zavidovici Onlus – Impresa Sociale sta ricevendo un finanziamento di 502.300 euro per dotare il pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia di una apparecchiatura per la Tac Polmonare. Anche in questo caso, il contributo della chiesa valdese della città è stato fondamentale per identificare la realtà che è stata poi scelta per il contributo.

  • a Roma, la Chiesa valdese sostiene con 45.000 euro il lavoro svolto dalle Unità mediche mobili di Intersos, impegnate nel contrasto alla pandemia tra i senza fissa dimora e gli altri soggetti vulnerabili;

  • nelle Marche, in particolare nelle città di Ancona, Fabriano, Jesi, Pesaro e Senigallia, la Chiesa valdese sostiene con 60.000 euro il lavoro di contrasto alla pandemia che Medici Senza Frontiere sta svolgendo a fianco dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale negli ospedali e nelle residenze per anziani;

  • anche in Puglia la Chiesa valdese ha attivato un finanziamento di 40.000 euro per sostenere le Unità mediche mobili di Intersos, impegnate tra i lavoratori stagionali nelle campagne della provincia di Foggia.

A questi si aggiungono due interventi di rafforzamento delle strutture ospedaliere di Genova (Ospedale evangelico internazionale) e Napoli (Ospedale evangelico Betania): entrambi gli ospedali hanno ricevuto uno stanziamento di 500.000 euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale e attrezzature mediche.

«Stiamo lavorando a stretto contatto con la Tavola valdese per pianificare la seconda fase dell’intervento – dichiara Manuela Vinay, responsabile dell’Ufficio Otto per Mille valdese –. Siamo consapevoli delle difficoltà e sentiamo tutta la responsabilità di questo difficile momento storico, nel quale anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte. Non vogliamo dimenticare nessuno».

SCHEDA LOMBARDIA: OPM Covid Lombardia

SCHEDA ALTRE REGIONI: OPM Covid altre regioni

L’elenco completo e il dettaglio dei progetti già finanziati e attuati, che comprende quindi per ora solo gli interventi già definiti, è disponibile su www.ottopermillevaldese.org (in aggiornamento).

https://twitter.com/8x1000Valdese/status/1253292150013538306?s=20

Gli aiuti andranno anche a interventi a supporto, in varie parti d’Italia, di servizi di medicina di territorio e di prossimità, che appaiono strategici non solo in chiave preventiva (rispetto al rischio di esplosione del contagio legato alle situazioni di marginalità e degrado in cui vivono alcune fasce della popolazione) ma anche, a breve e medio termine, in chiave di garanzia della continuità e adeguatezza delle cure in ambienti non ospedalieri.

Il finanziamento di questa seconda tipologia di interventi si è già diretto verso numerose strutture per anziani nell’area compresa tra Fabriano, Jesi, Senigallia e Ancona; verso gli insediamenti informali nelle campagne della provincia di Foggia; verso i senza fissa dimora e altri soggetti vulnerabili in vari quartieri della città di Roma.

Questa azione dovrebbe a breve completarsi con un contributo su altri due fronti. Il primo è un importante progetto portato avanti dalla Federazione delle chiese evangeliche italiane, Mediterranean Hope negli insediamenti informali della Piana di Gioia Tauro, il secondo sarà, come ha spiegato la moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta “nella provincia di Torino, nel territorio di Pinerolo e delle Valli Germanasca, Chisone e Pellice, dove la significativa presenza e il radicamento delle nostre chiese locali e l’operatività che siamo in grado di mettere in campo attraverso la nostra organizzazione diaconale, nei servizi territoriali di supporto all’emergenza”.