Chiese di Gerusalemme preoccupate per i piani di annessione unilaterale israeliana

In una dichiarazione i patriarchi e capi delle chiese di Gerusalemme esprimono preoccupazione per i piani di annessione unilaterale israeliana

Foto di Nadia Angelucci

Roma (NEV), 11 maggio 2020 – In una dichiarazione del 7 maggio, i patriarchi e i capi delle chiese di Gerusalemme hanno espresso la loro profonda preoccupazione per i piani di annessione unilaterale israeliana.

Come risultato della stagnazione del processo di pace in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi, una serie di piani per l’annessione unilaterale di terre della Cisgiordania da parte di Israele solleva seri e catastrofici interrogativi sulla fattibilità di qualsiasi accordo pacifico, dice la dichiarazione.

“Il Consiglio dei Patriarchi e dei capi delle Chiese di Terra Santa guarda a questi piani di annessione unilaterale con la massima preoccupazione e invita lo Stato di Israele ad astenersi da queste mosse unilaterali, che porterebbero alla perdita di ogni residua speranza per il successo del processo di pace”, si legge .

“Il Consiglio invita anche gli Stati Uniti d’America, la Federazione Russa, l’Unione Europea e le Nazioni Unite a rispondere a questi piani di annessione unilaterale con un’iniziativa di pace in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite in materia, al fine di garantire una pace globale, giusta e duratura in questa parte del mondo considerata santa dalle tre Fedi Abrahamiche”.

La dichiarazione si conclude chiedendo “anche all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, come unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, di risolvere le sue controversie interne – così come qualsiasi conflitto con altre fazioni che non sono sotto il suo ombrello – al fine di presentare un fronte unificato dedicato al raggiungimento della pace e alla costruzione di uno Stato vitale che sia fondato sul pluralismo e sui valori democratici”.