Servizio civile universale. Bene i 20 milioni del Decreto rilancio 

Segnale positivo del Governo verso 50.000 giovani che si impegnano quotidianamente per il Paese in diversi settori sociali. Cresce la campagna #CentoxCentoServizioCivile

Immagine tratta da centoxcentoserviziocivile.it

Roma (NEV), 22 maggio 2020 – Oltre a medici, infermieri, agricoltori, forze dell’ordine, persone impegnate quotidianamente al servizio della società, “c’è chi sfugge ai grandi schermi. Sono le decine di migliaia di operatori volontari in servizio civile. Giovani che trasportano malati, assistono anziani e senza tetto, consegnano e distribuiscono viveri e medicine, supportano la protezione civile e i comuni. Anche loro sono simbolo di speranza, forza e orgoglio”.

Queste sono le parole della campagna #CentoxCentoServizioCivile promossa dalla Rappresentanza nazionale degli operatori del servizio civile, cui ha aderito anche la Conferenza nazionale enti servizio civile (CNESC), ente che raggruppa alcuni dei principali soggetti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile, fra cui la Diaconia valdese. La frase chiave della campagna è: “Nella lotta al virus, mettiamo in campo non la metà, ma il CentoxCento”.

Il Servizio civile universale (SCU) rappresenta non solo un supporto concreto, ma anche un’opportunità di crescita per i giovani e la società stessa. “Oggi potrebbero esserci il doppio delle persone volontarie impegnate – dicono ancora i promotori della campagna -. Il rischio è che il numero venga dimezzato nei prossimi mesi, proprio quando c’è più bisogno di loro. Chiediamo di finanziare tutti i progetti ammessi”.

Immagine tratta dal video della campagna #CentoxCentoServizioCivile

Intanto, con il Decreto rilancio, è arrivato un primo segnale positivo dal Governo verso il Servizio civile universale. “La dotazione aggiuntiva di 20 milioni di euro per il fondo del Servizio Civile, stabilita all’art.15, comma 1 del Decreto-legge n.34 ‘Rilancio’ è un fatto positivo” dichiara la CNESC in un comunicato diramato ieri, esprimendo soddisfazione e gratitudine.

“È però consapevolezza comune che questo è un passo parziale per arrivare alla copertura di un contingente di 50.000 posti. Durante il percorso parlamentare opereremo assieme al Governo, ai gruppi parlamentari e alle rappresentanze sociali, affinché sia raggiunto l’obiettivo di incrementare i fondi necessari per finanziare tutti i progetti che saranno presentati a fine maggio” sostiene la CNESC.

La CNESC ha aderito all’appello #CentoxCentoServizioCivile “perché è pacato e propositivo in un periodo in cui accusare e urlare è la norma; è nato dai giovani; indica un obiettivo concreto con effetti universali; farebbe arrivare nelle tasche dei giovani, in modo tracciato, soldi preziosi; dà concretezza a tante affermazioni di principio”.


La CNESC raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione.

Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, CIPSI, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, INAC, Telefono Azzurro, MCL, Shalom, UNITALSI, UNPLI, UILDM, Vides – Italia

Osservatori: Movimento Nonviolento, Cesc

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