Difendere la Madre Terra dai grandi interessi economici

La Red Iglesias y Mineria è uno spazio ecumenico impegnato da anni in America latina al fianco dei movimenti e dei settori popolari che si oppongono a megaprogetti di sfruttamento ambientale

Roma (NEV), 26 maggio 2020 – La Red Iglesias y Mineria è uno spazio ecumenico, composto da comunità cristiane, gruppi pastorali, congregazioni religiose, gruppi di riflessione teologica, laici, vescovi e pastori che cercano di rispondere alle sfide degli impatti e delle violazioni dei diritti socio-ambientali causati dalle attività minerarie nei territori in cui vivono e lavorano.

L’America latina è l’ambito territoriale in cui questa rete agisce: “siamo uniti e ispirati dalla fede e dalla speranza nel Dio che ha creato la vita e Madre Natura; un Dio che ci chiama a costruire un mondo dove tutti gli uomini vivano con la dignità dei figli e delle figlie di Dio, in perfetta armonia con Madre Terra e con tutto il creato – si legge nella pagina web di questa organizzazione – . Accompagniamo la fede, la speranza e l’opera di persone, istituzioni e comunità di fede che difendono ogni giorno la convivenza armoniosa tra l’uomo e la Madre Terra, di fronte ai progetti e agli stili di vita che li riguardano, espressione di grandi interessi esterni e lontani delle comunità”.

Le attività estrattive in America Latina hanno avuto un aumento esponenziale negli ultimi anni, e le prospettive sono quelle di un’ulteriore crescita. In concomitanza con tali attività si registra un aumento dei conflitti dovuti agli impatti sociali e biologici dei progetti estrattivi.

L’attività mineraria, soprattutto quella tecnologicamente avanzata e su larga scala, genera impatti irreversibili sugli ecosistemi e sugli ambienti sociali in cui si svolge. La maggior parte di questi impatti sono negativi per le comunità locali e hanno generato conflitti che sono aumentati in numero e intensità. La maggior parte dei governi della regione sostiene l’attività mineraria, che viene svolta per lo più da imprese multinazionali: il sostegno dei governi si concretizza attraverso l’allentamento dei quadri normativi, sgravi fiscali, riduzione dei controlli ambientali e altre agevolazioni, in alcuni casi anche mettendo le forze dell’ordine (polizia ed esercito) al servizio della sicurezza delle società minerarie.

In una prospettiva più ampia, l’attività mineraria fa parte di un più ampio progetto economico legato alla globalizzazione; ma fa anche parte di un progetto politico, sociale e culturale il cui impatto raggiunge molteplici livelli della vita delle persone e delle comunità e ne mette in pericolo l’esistenza: “questo contesto – dice ancora la Red Iglesias y Mineria – ha prodotto un ambiente favorevole a violazioni sistematiche dei diritti umani, con minacce, arresti, torture, aggressioni fisiche e persino l’assassinio di leader o abitanti”.

Proprio per questo la rete è impegnata a rafforzare i movimenti e i settori popolari, i valori democratici, l’equità di genere, il rispetto per il multiculturalismo, l’interculturalità e il dialogo interreligioso, l’ecumenismo: “crediamo nella capacità creativa degli esseri umani, nella forza delle organizzazioni popolari, nell’importanza della solidarietà, della mistica e dell’impegno delle comunità di fede”.

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