Protestantesimo. Zagrebelsky: “Responsabilità come esercizio della libertà”

“Diritti e salute” al centro della prossima puntata di Protestantesimo che offrirà ai telespettatori un’intervista a Gustavo Zagrebelsky, le riflessioni dei leader evangelici italiani e europei e un racconto della riapertura delle chiese dopo il lockdown

Roma (NEV), 29 maggio 2020 – “Per attraversare il tempo attuale bisogna ragionare in termini di responsabilità. Le regole giuridiche intervengono in carenza o assenza di un senso di responsabilità ma quando limito una mia libertà per un bene superiore esercito una scelta di responsabilità e in questa scelta opero un passaggio dalla limitazione della libertà all’esercizio della libertà. La vicenda del coronavirus dovrebbe averci insegnato che ci sono tanti aspetti della vita individuale che sono collegati ad un interesse generale, collettivo, e che di individualismo si muore”.

Così Gustavo Zagrebelsky, già Presidente della Corte Costituzionale, in un’intervista a cura di Paolo Emilio Landi, che sarà trasmessa durante la prossima puntata di Protestantesimo, in onda domenica 31 maggio intorno alle 8 del mattino su RAI2.

“Diritti e salute” sarà il tema analizzato dalla rubrica curata dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia(FCEI) che approfondirà le regole e i protocolli che stanno scandendo la vita degli italiani durante la cosiddetta Fase 2, e racconterà come anche la realtà delle Chiese, delle sue comunità, della minoranza evangelica in Italia, si sia trasformata dopo l’esperienza del coronavirus.

“A quali libertà siamo disposti a rinunciare in nome di valori più grandi, come il diritto alla salute e il bene comune?” si domanda Protestantesimo.

Le risposte a questo interrogativo saranno costruite attraverso un percorso che mette in campo, oltre l’intervista a Zagrebelsky, il racconto della firma dei protocolli che le diverse comunità religiose nazionali hanno siglato con il governo, sottoscritti per gli evangelici dal pastore Luca Maria Negro presidente della FCEI; una riflessione dei leader delle chiese evangeliche italiane ed europee sul futuro della chiesa e il racconto della riapertura della chiesa valdese di Firenze dopo il lockdown.

“La nostra Costituzione prevede la possibilità di limitare, per motivi di sicurezza e salute, il diritto di muoversi e di circolare. Queste restrizioni, che comprimono la libertà individuale per un bene superiore altruistico, debbono essere ragionevoli, finalizzate a uno scopo e temporanee. Su questo dovrà vigilare il Parlamento” ha concluso Zagrebelsky.

In studio insieme alla conduttrice, Catia Barone, il pastore della chiesa valdese di piazza Cavour a Roma, Marco Fornerone.