Servizio cristiano. Appello per volontariato estivo sul Monte degli ulivi

L’opera diaconale valdese di Riesi, in provincia di Caltanissetta in Sicilia, cerca aiuto per riaprire le attività nel post-covid. “Ripartire, per esserci” è il motto, nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla nuova fase

Immagine d'archivio - Servizio cristiano

Roma (NEV), 5 giugno 2020 – Il Villaggio Monte degli ulivi del Servizio cristiano a Riesi (Caltanissetta), è un’opera diaconale della chiesa valdese in Italia che a partire da circa 60 anni si rivolge alle persone, alle famiglie, ai bambini e alle bambine, con diversi servizi per la popolazione locale e una finestra sul mondo: collaborazioni internazionali consolidate hanno permesso al Servizio cristiano di crescere e di diventare un punto di riferimento per il territorio, all’insegna della condivisione, della cooperazione e della multiculturalità.

“Dal 20 maggio scorso, al Servizio cristiano, abbiamo riaperto il grande giardino per permettere ai bambini e le bambine di Riesi di tornare a giocare, incontrarsi, parlarsi: seppure con tutte le misure di distanziamento fisico, mascherine, odore di igienizzante – si legge nell’appello pubblicato dal direttore Gianluca Fiusco sulla pagina Facebook della struttura –. Mi ha colpito molto la frase che una bambina mi ha suggerito: il cielo visto con i miei amici è più luminoso che da dietro la finestra di casa. In poche parole c’è tutto il senso di quanto la necessità di rapporti sociali non sia solamente un modo per ‘stare con gli altri, le altre’.

È una necessità per riconoscersi come esseri umani che esiste nella dimensione delle relazioni, dello scambio, della condivisione, del silenzio”.

Il Servizio cristiano cerca volontari e volontari per giugno e luglio, in questo periodo che rappresenta un po’ una chiave di volta tra le diverse fasi di chiusura, la quarantena e una lenta riapertura delle attività, in sicurezza e in ottemperanza delle norme dettate dall’emergenza coronavirus.

Molte attività sono continuate durante il blocco: la manutenzione, le attività agricole, la didattica a distanza. Ora l’esigenza è quella di riaprire anche, con tutte le precauzioni e i giusti tempi, le attività sociali: “Ritorniamo a ritrovarci, quindi, ma con la necessità di rendere questa estate a tratti surreale, un tempo che non si alterni a fasi, ma che descriva una continuità positiva – prosegue l’appello –. Per fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di volontari e volontarie, ora che si può viaggiare anche tra le regioni, che abbiano tempo e voglia di accompagnare, insieme, i bambini e le bambine di Riesi, per consentire a molti e molte di loro di tornare a giocare, a sorridere.

In gruppi, a distanza, con le mascherine e l’odore di igienizzante ma tornare a parlarsi, sotto un cielo che è luminoso se condiviso, per raccontarci che ogni virus, per quanto invisibile e insidioso, non può separarci per sempre”.

Per chi fosse interessato a questa esperienza e per ulteriori informazioni, scrivere a info@serviziocristiano.org


Il Servizio cristiano di Riesi, fondato nel 1961 nell’entroterra siciliano, nasce da una visione del pastore Tullio Vinay, teologo e senatore della Repubblica, che immaginò un luogo di impegno sociale, culturale, educativo in favore delle classi sociali più deboli, in contrasto alle mafie, alla povertà e all’analfabetismo. La costruzione del Servizio cristiano di Riesi attorno agli ulivi – da cui il nome “Monte degli ulivi” – senza abbattere alcun albero, iniziò nel 1963 con la collaborazione dell’architetto Leonardo Ricci.


Pubblicato da Servizio Cristiano su Lunedì 4 maggio 2020