Giubileo per la Terra. Visintin: “L’urgenza di una conversione”

Buone pratiche comunitarie, critica al consumismo e alla disuguale distribuzione della ricchezza, decrescita, convivialità, spiritualità, senso di comunità: questi i temi del webinar per il Tempo del creato, a cui ha partecipato Antonella Visintin, coordinatrice della Commissione globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia

Foto Marcelo Schneider – CEC, 2020

Roma (NEV), 11 giugno 2020 – La coordinatrice della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Antonella Visintin, ha partecipato al webinar internazionale per il Tempo del creato, dal titolo “Giubileo per la Terra: nuovi ritmi, nuova speranza”, tenutosi lo scorso 8 giugno. L’Agenzia NEV le ha chiesto di commentarne gli esiti e di ripercorrere brevemente la storia di questo “tempo liturgico”.

“Season of creation (il Tempo del creato) è un movimento nato pochi anni fa, facilitato dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) con il Movimento globale cattolico per il clima, l’alleanza ACT, la Comunione mondiale delle chiese riformate (CMCR), la Rete ambientale della Comunione anglicana, A Rocha, la Federazione luterana mondiale (FLM), Christian Aid, la Rete per la cura del creato di Losanna (WEA) e la Rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN) – spiega Antonella Visintin –.

Esso costituisce un ampliamento su scala mondiale della celebrazione ecumenica del Tempo del creato che a livello europeo era stata promossa dalle Assemblee ecumeniche di Graz nel 1997 e Sibiu nel 2007, già presente nella liturgia ortodossa il 1° settembre e ora estesa fino al 4 ottobre.

Nel 2008 il comitato centrale del Consiglio ecumenico invitava le chiese ad osservare il Tempo del creato e nel 2015 il papa istituiva il 1° settembre come Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato per la chiesa cattolica”.

Riguardo al webinar propedeutico alle celebrazioni, continua Visintin, “Il tema scelto quest’anno è il Giubileo della Terra. La coincidenza con il rallentamento forzato delle attività umane nei primi mesi dell’anno (dovuto alla pandemia da coronavirus, ndr) potrebbe essere letta come un presentimento o altrimenti un avvertimento che la domanda di restaurazione della ‘normalità’ dimostra di non aver colto.

A fronte della magnitudo del compito, che anche le chiese hanno dinanzi, di riportare una umanità, anche solo numericamente invasiva, ad una relazione con il pianeta e le altre specie che ne rispetti gli equilibri vitali, i/le relatori del seminario hanno portato esempi di buone pratiche comunitarie, una critica al consumismo e alla disuguale distribuzione della ricchezza e un appello alla decrescita. Convivialità, spiritualità e comunità sono state le indicazioni ricorrenti.

L’impianto del seminario era coerente con il Dossier per il quale il Giubileo richiede la ‘relazione tra sicurezza economica, sostenibilità ecologica, benessere sociale e rapporti giusti tra le persone, la terra. Il Giubileo è un modello orientato alla giustizia che riflette la volontà di Dio a favore di una buona vita in modo che ogni creatura possa prosperare come individuo e nella società. Nicholas Thomas  Wright sottolinea: ‘Il Giubileo concerne le esigenze sociali ed economiche ma non può essere compreso o praticato senza confrontarsi con i principi teologici e spirituali intrinseci ad esso’ (pag. 31 del Dossier)”.

Conclude la coordinatrice GLAM: “Questa iniziativa può essere intesa come un passaggio del Pellegrinaggio per la giustizia e la pace, proposto dall’Assemblea CEC dal 2013 per guarire questo mondo pieno di conflitti, ingiustizie e dolore.

Credo che la dichiarazione di un Giubileo, per non essere evocazione di un desiderio non praticabile, richiederebbe la definizione di un comune obiettivo concreto e misurabile per le chiese, obiettivo che viene invece demandato alla creatività. Serve una parola specifica rivolta alle istituzioni a tutti i livelli che esprima l’urgenza di una conversione”.


Il webinar si è tenuto in occasione del lancio della nuova guida per il Tempo del creato, Dossier disponibile sul sito del CEC a questo link: https://www.oikoumene.org/en/resources/2020-season-of-creation-celebration-guide.

Hanno partecipato quasi 1000 persone di diverse tradizioni cristiane. Fra i relatori,
Rei Lemuel Crizaldo (Micah Global) ha illustrato i progetti agricoli nei cortili delle chiese nelle Filippine e il ruolo cruciale degli indigeni che hanno salvaguardato la Madre Terra per centinaia di anni. “Il covid-19 – ha detto – ci ha ispirato a rallentare e riflettere su come questa nuova vita dovrà essere interconnessa al resto della creazione”.

Dal Costa Rica, Ruth Padilla de Borst ha parlato di Casa Adobe, una comunità alternativa che vive nella convivialità e in armonia con la natura. “Dobbiamo abbandonare lo status quo e resistere allo spirito del consumismo, che ha scosso l’equilibrio della rete della vita – ha detto –. Vivere nella giustizia, insieme, come parte di una comunità planetaria, richiede una reazione di controcultura … Dobbiamo riflettere sulle domande vitali: a cosa serve la vita? Che cos’è la ‘bella’ vita?”.

Joshtrom Kureethadam, del Dicastero vaticano per lo sviluppo umano integrale, ha parlato dell’esigenza di una “conversione ecologica … serve un’azione creativa guidata dallo Spirito Santo … concreta, pratica e visionaria e partecipativa”.

Martin Kopp della Federazione protestante di Francia ha condiviso “9 tesi e mezza” sul tema del Giubileo. Sottolineando la responsabilità primaria delle nazioni e delle persone ricche per i necessari cambiamenti negli stili di vita e nei consumi, e chiedendo cambiamenti radicali nei sistemi economici prevalenti, ha proposto la necessità fondamentale di intraprendere un’economia di decrescita: “Mentre il covid-19 ha sconvolto molte vite – ha concluso –, azioni governative senza precedenti hanno rilevato che il Giubileo è possibile”.

Ruth Valerio (Tearfund – UK) in un video messaggio ha infine sostenuto che “La vita deve essere vissuta in comunità e uguaglianza. Se vedremo il Giubileo per la Madre Terra, dobbiamo riavviare l’economia fuori dalle logiche buie del profitto”.