Stati Uniti. Sta per arrivare un cambiamento?

Una riflessione del presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA) invita a continuare a condannare il razzismo e l'odio, alla ricerca di cambiamenti duraturi

Roma (NEV), 7 luglio 2020 – L’editoriale di luglio del presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA), pastore Jim Winkler, parla di cambiamento e invita a continuare a condannare il razzismo e l’odio.

“Sta per arrivare un cambiamento? Una delle grandi domande, in questo momento, è se le proteste, le manifestazioni e l’attivismo sulla scia degli omicidi di George Floyd, Ahmad Arbery e Breanna Taylor (per citarne solo alcuni) porteranno a cambiamenti duraturi. Comprensibilmente, molte persone sono scettiche a riguardo. Dicono di averlo già visto prima. Altri notano che qualcosa sembra diverso, che il livello di rabbia è più alto che mai, che più bianchi si uniscono alla lotta.

Senza dubbio, le forze della supremazia bianca resistono al cambiamento. Negano l’esistenza del razzismo sistemico, twittano clip di vecchi bianchi che gridano ‘potere bianco’, denunciano Black Lives Matter come odioso e difendono i monumenti confederati.

Il presidente e segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA), pastore Jim Winkler

Io spero che si realizzeranno progressi reali. So che il Consiglio Nazionale delle Chiese e i suoi membri sono impegnati contro il razzismo. Alcune delle nostre chiese hanno un piede negli Stati Uniti e un piede in Grecia, Armenia, Egitto, India e altrove, e queste chiese parlano contro il razzismo come mai prima d’ora. Chiese a prevalenza bianca con profonde radici negli Stati Uniti ospitano incontri, webinar, conversazioni, servizi di preghiera, di lamento, pentimento e impegno, intraprendendo azioni di riparazione e creando gruppi e task force antirazziste. Ci sono bianchi che hanno a cuore la giustizia razziale. Molti hanno intrapreso una sorta di esame di coscienza, mettendo in discussione comportamenti e presupposti, sperimentando un profondo disagio. Desiderano essere agenti attivi del cambiamento.

L’opinione pubblica è stata a lungo al di fuori, rispetto ai politici, in materia di assistenza sanitaria, giustizia economica, giustizia ambientale, controllo delle armi, incarcerazione di massa, pace e antirazzismo. Conosciamo tutti la famosa citazione di Frederick Douglass: ‘Il potere non concede nulla senza chiedere qualcosa in cambio. Non l’ha mai fatto e non lo farà mai’. Prego che questo sia un momento in cui i nostri leader politici raggiungeranno quelli di noi che desiderano una società più giusta e pacifica.

Nel frattempo la pandemia da covid-19 sta accelerando negli Stati Uniti, dove in un giorno si sono superati 50.000 contagi e sono stati segnalati oltre 2,6 milioni di casi totali quest’anno. È un momento spaventoso. La mia famiglia ha praticato il distanziamento sociale, indossando mascherine ed evitando luoghi affollati per mesi, ma ci preoccupiamo ancora, soprattutto ora. Ho più di 60 anni. L’anno scorso non si sarebbe ritenuta un’età vecchia, ma ora è una fascia a rischio. So che la mia famiglia si chiede cosa succederebbe loro se morissi, e non ho una risposta facile per loro.

So che Dio è con noi mentre lottiamo contro il razzismo e contro il covid-19. In una vecchia barzelletta, un uomo che rifiutava ripetutamente l’aiuto di diverse persone durante un’alluvione, perché era sicuro che Dio lo avrebbe salvato, annegava perché non si era reso conto che proprio Dio aveva inviato quelle persone per aiutarlo. Quindi, non facciamo come quell’uomo, ma utilizziamo gli strumenti che Dio ci ha fornito – preghiera, azione, scienza, buon senso – per rendere giustizia, amare la gentilezza e camminare umilmente con Dio”.