Roma (NEV), 6 agosto 2020 – La Chiesa avventista e la sua agenzia umanitaria, l’Adventist Development and Relief Agency (ADRA), hanno raggiunto e superato l’obiettivo di un milione di firme online per la campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola” che punta a garantire l’accesso all’istruzione.
Secondo un rapporto dell’Unesco, circa 300 milioni di bambini, adolescenti e giovani nel mondo non possono andare a scuola, un numero impressionante di minori che hanno bisogno di un’istruzione di qualità e di vivere liberi dallo sfruttamento e dalla povertà.
Lanciata nell’ottobre 2019, l’iniziativa ha visto la Chiesa e ADRA impegnate nel sollecitare il sostegno a favore di quanti sono esclusi dall’educazione in circa 200 Paesi; i due organismo hanno sensibilizzato su questo problema e dato impulso alla diffusione della raccolta di firme online in vari continenti come Africa, Asia, Europa, America Latina e nelle nazioni del Pacifico meridionale.
In seguito all’emergenza coronavirus, l’importanza di sostenere i bambini anche fuori dalla scuola è aumentata in modo significativo. Oggi, un numero sempre maggiore di famiglie è in difficoltà, il che ha influito sulla capacità di offrire istruzione ai propri figli, con conseguente aumento dell’abbandono scolastico.
Il rapporto 2020 dell’UNESCO parla di 75 milioni di bambini in età scolare, residenti in 35 Paesi, che sono esclusi dall’istruzione a causa dell’aumentata vulnerabilità, chiusura delle scuole e altre problematiche, come diretta conseguenza della pandemia di Covid-19.
Nel mondo si delinea un divario educativo sempre più crescente in particolare a scapito dei bambini vulnerabili. Per questo, se l’aver raccolto “un milione di firme è una straordinaria pietra miliare che merita di essere celebrata”, non bisogna dimenticare “che siamo solo all’inizio”, ha detto Michael Kruger, presidente di Adra International.
Ulteriori informazioni sul progetto su adraitalia.org/tuttiascuola
Adra è l’organizzazione umanitaria della chiesa avventista. Opera in numerosi Paesi del mondo con la sua rete capillare di coordinamenti nazionali e locali. Si occupa di progetti di soccorso in caso di calamità e di sviluppo e sostegno delle comunità e dei singoli individui che hanno bisogno di aiuto.