Le Chiese evangeliche aderiscono alla Catena umana per la pace

Quest’anno la marcia Perugia-Assisi verrà sostituita da una catena umana distanziata, in cui le persone partecipanti annoderanno un filo che ciascuno porterà, per unire simbolicamente l’impegno sociale e civile. Il presidente Luca Maria Negro: servono “cura, ascolto, partecipazione”

Roma (NEV), 16 settembre 2020 – “Aderiamo convintamente a questa Catena umana per la pace e la fraternità che si svolgerà secondo le regole di distanziamento sociale imposte dal Covid-19” ha dichiarato il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro.

“Aderiamo per dire che socialità non significa soltanto assembramento – che appunto sarà evitato -, ma significa soprattutto cura, ascolto, partecipazione – ha proseguito il presidente FCEI –. Rispetto a questa idea di socialità non vogliamo prendere le distanze, ma impegnarci ancor di più. La pace rimane una promessa e un impegno, un dono di Dio e un orizzonte di vita e testimonianza per chi ha fede in un Signore mansueto”.

Le norme anticovid, scrivono gli organizzatori, “non possono fermare il nostro impegno per la pace”. Per questo la Marcia, giunta alla sua XXIV edizione (la prima si svolse il 24 settembre 1961), quest’anno si trasforma in una catena umana, “una catena di costruttori di pace lungo tutta la strada che unisce Perugia ad Assisi, con le persone distanziate almeno due metri ma unite dal filo che ciascuno porterà e annoderà a quello degli altri. Quel filo simboleggerà il nostro impegno a tessere nuovi rapporti umani basati sulla cura reciproca e dell’ambiente” spiegano ancora gli organizzatori.

Domenica 11 ottobre “vogliamo riannodare i fili dell’impegno sociale e civile, della solidarietà e della giustizia, per i diritti umani e la pace. Contro tutti i virus che ci stanno devastando l’esistenza: competizione, indifferenza, egoismo, speculazione, mafie… Contro l’economia che esclude e uccide, contro il cambiamento climatico, contro tutte le violazioni dei diritti umani, contro tutte le guerre, comprese quelle finanziarie e commerciali, contro la nuova corsa al riarmo e i traffici delle armi” si legge nell’invito.

Molti gli eventi paralleli che si svolgeranno a Perugia a partire dal 9 ottobre e culmineranno l’11 ottobre con la Catena della pace e della fraternità. Fra i temi:  cura, inclusione, pace e giustizia. Sono previsti incontri, laboratori, seminari e altre iniziative con video, musica, canzoni, poesie, teatro.
Per maggiori informazioni e adesioni:

adesioni@perlapace.it – www.perlapace.it – www.perugiassisi.org