Roma (NEV/Riforma.it), 27 ottobre 2020 – Più di 140 alti dirigenti delle chiese mondiali in rappresentanza di milioni di cristiani in tutto il mondo, hanno firmato una lettera in cui si esorta il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca mondiale a cancellare i debiti dei paesi più poveri che combattono la pandemia di coronavirus. Di analoga iniziativa, coordinata dalle chiese protestanti britanniche, il settimanale Riforma ha dato notizia qui.
La lettera è firmata da cardinali, arcivescovi e capi di congregazioni religiose di diverse confessioni cristiane, che incoraggiano le istituzioni a mostrare “una leadership coraggiosa”. Le chiese sostengono che la cancellazione del debito “è il modo più immediato per liberare i finanziamenti necessari per evitare che milioni di nostri fratelli e sorelle vengano spinti inutilmente nella povertà dalla pandemia”. Tra i firmatari, anche Isabel Apawo Phiri, Vice Segretaria Generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Le alte figure cristiane citano un appello di papa Francesco alla cancellazione dei debiti “in riconoscimento dei gravi impatti delle crisi mediche, sociali ed economiche” affrontate dai Paesi vulnerabili a causa del coronavirus.
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