Consiglio ecumenico delle chiese condanna attacchi estremisti

Foto Albin Hillert - CEC

Roma (NEV), 3 novembre 2020 – Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) condanna gli attacchi che in questi ultimi giorni sono stati perpetrati da estremisti in tutto il mondo.

“Il bilancio insopportabile delle vite perse e l’impatto sulle comunità e sulle nazioni colpite devono interpellare e coinvolgere nella solidarietà e nell’azione tutta la comunità internazionale e tutte le persone di buona volontà, per arginare lo spargimento di sangue e per affrontare le brutali ideologie dietro tali atrocità” ha scritto Padre Ioan Sauca, segretario generale ad interim del CEC, commentando i violenti attacchi estremisti in Etiopia occidentale, Kabul e a Vienna.

In un attacco all’etnia amhara nell’Etiopia occidentale, il 1° novembre, sarebbero state uccise 54 persone, in una tragica escalation della violenza etnica che minaccia il tessuto della nazione etiope.

A Kabul, il 2 novembre, uomini armati hanno attaccato la più grande università dell’Afghanistan, uccidendo almeno 19 persone e ferendone più di una dozzina, nel secondo assalto mortale a un istituto scolastico nella capitale.

E ora, in quello che sembra essere un attacco estremista di ispirazione religiosa a Vienna, iniziato fuori dalla sinagoga di Seitenstettengasse, quattro persone sono state uccise e altre 17 ferite.

Sottolineando la categorica denuncia del CEC di tutti questi attacchi e il suo rifiuto di qualsiasi tentativo di giustificare tale violenza su basi religiose, Sauca ha concluso la sua dichiarazione pubblica con una preghiera: “Dio misericordioso, porta la pace in un mondo sempre più lacerato da divisioni e odi. Infondi compassione e saggezza a quei leader che sono così spaventosamente privi di queste qualità e che incitano all’odio e alla violenza”.