Pace, Visintin: “Si fa solo con la giustizia sociale”

WarFree-Libero dalla guerra. Un marchio etico per le imprese che rifiutano la produzione di armi. La Commissione globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia continua il lavoro in favore della riconversione e della sensibilizzazione alla pace. Dalla Sardegna alla Germania e oltre

foto NEV/ER

Roma (NEV), 5 marzo 2021 – Proseguono le attività e i progetti che vedono impegnata la Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

La coordinatrice GLAM, Antonella Visintin, è stata infatti ospite, il 19 febbraio scorso, alla presentazione di “WarFree – Lìberu dae sa gherra”. “WarFree” è un marchio etico e “disarmato”, ideato per sostenere piccole e medie imprese locali. Questo bollino “WarFree” intende promuovere, valorizzare e potenziare quei prodotti e servizi che nascono da attività artigianali e commerciali della Sardegna che rifiutano l’economia violenta generata dalla produzione di armi.

“La pace si costruisce praticando la giustizia”

“La pace si costruisce praticando la giustizia” ha detto Antonella Visintin, nel commentare l’iniziativa. Si tratta di una delle tappe del più ampio progetto “Peace Conversion Sardinia (PECOSA). In particolare, il progetto favorisce l’intreccio fra pace e sviluppo sostenibile. L’obiettivo, scrive cittanuova.it, è “una nuova economia civile, che offra lavoro degno al territorio, e la valorizzazione della Sardegna come isola di pace, offrendo testimonianze dell’esistenza di valide alternative alle industrie produttrici di armi”. Nella tappa precedente, invece, è stata pubblicata una ricerca di contesto.

Il lavoro, adesso, è quello di ampliare la rete per promuovere il marchio “WarFree”, libero dalla guerra. Il marchio è per tutti quei prodotti sostenibili che il Sulcis può offrire. “Esiste una possibilità di scelta – ricorda Visintin nel suo intervento –. Il Sulcis ha visto obiettori di coscienza, la cui alternativa è stata una vita diversa”. Ora bisogna continuare la strada, lavorare al protocollo di certificazione e alle collaborazioni. Prosegue Visintin “L’e-commerce in questo momento ha avuto uno slancio importante, potrebbe essere un canale favorevole di distribuzione. Occorre anche ispirarsi alle attività war-free già consolidate. È importante – sottolinea – il nostro impianto internazionale, per intrecciare relazioni ed esperienze”.

8^ Conferenza di pace renana

Antonella Visintin è stata ospite anche dell’8^ Conferenza di pace renana, il 3 marzo scorso, dal titolo “In principio era la parola. La Chiesa evangelica sulla via della pace giusta”. Una conferenza per la pace promossa dalla Chiesa evangelica della Renania alla quale hanno partecipato diversi ospiti internazionali. Molti i temi sul tavolo. In primis, gli armamenti e le esportazioni. Poi, le armi di piccolo calibro in piccole mani, i bambini soldato e le violazioni dei diritti. Ancora, le raccomandazioni per la pace e la mediazione. Infine, gli impegni futuri delle chiese e per la società civile. Si è parlato anche del progetto WarFree e del Comitato RWM.

“È un percorso nel quale dobbiamo mettere insieme tutte le forze – conclude la coordinatrice GLAM, Antonella Visintin –. Il supporto attivo, la difesa della pace e dei sistemi disarmati. È quello che stiamo cercando di fare in Italia e nel mondo. Con la GLAM, il Comitato riconversione RWM e la Chiesa evangelica del Baden. E con molti altri partner presenti e futuri”.


PECOSA

Immagine tratta dalla ricerca “Peace Conversion Sardinia – Conversione alla pace della Sardegna (PE.CO.SA.)”

Questo studio, PECOSA, è realizzato in collaborazione tra la Chiesa evangelica del Baden (Germania), il Comitato per la riconversione RWM e la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) attraverso la sua Commissione globalizzazione e ambiente. Il progetto è finanziato, fra l’altro, dall’Otto per mille delle chiese metodiste e valdesi.

La ricerca si intitola, quindi, “Peace Conversion Sardinia – Conversione alla pace della Sardegna (PE.CO.SA.). ‘Sud ovest della Sardegna tra presente e futuro, da un’economia estrattiva e armata ad una riconversione di pace’”.

Si tratta dunque di 56 pagine di approfondimenti, come ad esempio dati e mappe. Questi approfondimenti permettono di analizzare la produzione e le attività della RWM Italia S.p.a., una controllata del gruppo tedesco Rheinmetall, che dal 2010 produce in Sardegna migliaia di bombe ogni anno. Stiamo parlando, in particolare, di bombardamento aereo, minamento marino e munizionamento d’artiglieria.

La ricerca vede la collaborazione di giovani ricercatori e di un supporto scientifico da parte di docenti dell’Università di Cagliari.

Scarica qui la RICERCA INTEGRALE: PECOSA-DOCUMENTO-FINALE16dic2020.

Scarica qui la SINTESI: PECOSA-EXECUTIVE_SUMMARY-FINALE_16dic2020.


Per approfondire

Altri link sotto al video.

Qui la registrazione integrale del Webinar sul progetto WarFree del 19 febbraio 2021.


Le esportazioni di armi tedesche violano i diritti dei bambini. “Armi leggere in piccole mani”: https://www.tdh.de/was-wir-tun/themen-a-z/kleinwaffen/.

Soggetto RWM Italia (video, circa 12 min): https://drive.google.com/file/d/1c8qFTvYJEiSBhTUAsC0z3vVXJaj6FNI0/view?usp=sharing.