Brasile al collasso sanitario e ospedaliero. Luterani impegnati

Quasi 300.000 morti da inizio pandemia, terapie intensive piene, instabilità politica e sociale. Questo il quadro in cui operano anche le chiese luterane del Paese

Foto tratta dal sito www.luteranos.com.br

Roma (NEV), 18 marzo 2021 – Con quasi 3.000 morti al giorno per covid, il Brasile è uno dei paesi al mondo più duramente colpiti dalla pandemia. Al 16 marzo, il totale dei morti ammontava a 282.127 persone. Le terapie intensive sono quasi al collasso, con l’80% dei posti ormai occupati.

Il Brasile sta vivendo “il maggiore collasso sanitario e ospedaliero della storia”, secondo la Fondazione Oswaldo Cruz (FIOCRUZ).

FIOCRUZ è un’istituzione scientifica per la ricerca e lo sviluppo delle scienze biologiche con sede a Rio de Janeiro. È considerato uno dei principali istituti di ricerca sulla salute pubblica al mondo.

Intanto, il governo Bolsonaro ha cambiato per la quarta volta il Ministro della Sanità. “Se il precedente era un generale paracadutista pro clorochina che affermava ‘chi comanda è il Presidente, io ubbidisco e basta’, ora c’è un cardiologo che la pensa così: ‘la politica è del governo, non del ministro della sanità. La sanità esegue la politica del governo’” denuncia la scrittrice e attivista Claudileia Lemes Dias sulla sua pagina FaceBook.

La Chiesa evangelica luterana in Brasile è attiva in diverse regioni, per sostenere pazienti covid e famiglie.

In collaborazione con diversi partner religiosi, fra cui il Sinodo luterano in Brasile, il servizio di pastorale clinica del Policlinico Unimed Joinville, nello Stato di Santa Caterina, è stato implementato. Esso prevede l’assistenza di pazienti e famiglie, secondo la loro fede. Una “Pastoral da Consolação” è attiva nello Stato dell’Espírito Santo, Sinodo di Belém, in collaborazione con l’Associazione “Albergue Martim Lutero” e con il sostegno della Chiesa evangelica di confessione luterana in Brasile.

Infine, proprio oggi, il Centro ecumenico di Blumenau, con il sostegno della Diocesi locale e del Sinodo della Vale do Itajaí, ha invitato l’intera comunità a dedicare un momento di riflessione e preghiera. Un gesto simbolico per onorare e ringraziare tutte le persone impegnate nell’emergenza sanitaria. Con campane e applausi.

La Pastorale luterana ha divulgato inoltre un video di servizio e informazione per prevenire i contagi. Come cristiani, “siamo chiamati ad amare Dio prima di tutto, e il prossimo come noi stessi. Dice l’apostolo Paolo: se hai fede, ma non pratichi l’amore, non serve a nulla. Anche noi possiamo praticare l’amore. Medici e professionisti della salute di tutto il mondo non si stancano di dirci come. Usare le mascherine, lavarsi spesso le mani, evitare assembramenti. Non scherziamo con la morte. Perché la morte è reale”. Conclude il video una benedizione, ma non prima del monito “Non uccidere”, come dice l’Esodo (20:13). Ciascuno è invitato a fare la sua parte, rispettando le regole anti contagio.