Un nuovo polo di aiuto giuridico, a Napoli, per i diritti dei migranti

L'iniziativa sarà presentata ufficialmente il 22 marzo, alle 10, nel seminario online “Sinergie. Tra il giuridico e il sociale per garantire diritti e opportunità”, al quale partecipa anche la pastora Thesie Mueller

Roma (NEV), 21 marzo 2021 –Nasce a Napoli un polo giuridico per casi complessi a supporto legale di cittadini stranieri in condizioni di particolare vulnerabilità. Dedalus, cooperativa sociale con sede nel capoluogo campano e attiva da 40 anni nel campo della ricerca, progettazione e gestione dei servizi a valenza sociale, promuove il Punto – Polo di coordinamento giuridico per la promozione dei diritti dei cittadini stranieri. Oggi, 22 marzo, alle 10, la presentazione del progetto nel seminario online dal titolo “Sinergie. Tra il giuridico e il sociale per garantire diritti e opportunità”, organizzato all’indomani della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale del 21 marzo. Introdurrà i lavori Elena de Filippo, presidente di Dedalus e sociologa esperta di immigrazione. Parteciperanno Thesie Mueller, pastora della Tavola Valdese, Thomas Vladimir Santangelo, operatore legale, Alessio D’Angelo, assistente sociale, Salvatore Fachile, avvocato ed esperto in materia di diritto dell’immigrazione, Mariola Grodzka, mediatrice culturale.

Il Punto, in particolare, è un progetto realizzato in collaborazione con Asgi – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione ed è finanziato con i fondi Otto per Mille della Tavola Valdese, per un importo di 32 mila euro.  L’obiettivo, come si legge nella nota di lancio dell’iniziativa, è “creare le condizioni per massimizzare l’accesso ai diritti e le probabilità di buon fine dell’iter giuridico per la regolarità del soggiorno in Italia. Primo esperimento su territorio nazionale, ha l’ambizione, inoltre, di diventare un riferimento territoriale per la diffusione presso un pubblico ampio delle novità normative e delle principali prassi applicative. Non, quindi, un semplice sportello legale a sostegno dei cittadini immigrati, ma uno strumento per potersi districare nei meandri delle procedure e creare le condizioni per una loro piena integrazione nella società”.

Presso il Polo di coordinamento giuridico lavorerà un team composto da supervisore, esperti, operatore e assistente legale, referente presa in carico, mediatori linguistico culturali e comunicatore.

“L’iniziativa – dichiara De Filippo – ha particolare valenza anche per il contesto in cui si inserisce. Napoli, infatti, è la quinta Città Metropolitana per numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti. La complessità degli attuali fenomeni migratori si ripercuote quotidianamente anche sulle vite delle persone migranti e della società tutta. Vivere da straniero è talvolta come vivere in un labirinto dove la luce dei diritti è lontana e difficile da raggiungere. Le norme, ma più spesso la loro interpretazione ed applicazione, sono materia per gli addetti ai lavori e i cittadini, ancor più se stranieri e di recente arrivo, non riescono a far valere i propri diritti. In tale contesto non sono solo le persone straniere a rimetterci, ma l’intera società che depotenzia il suo sistema di valori e di convivenza”.

Tre i fronti sui quali opererà lo sportello: l’offerta informativa e l’orientamento giuridico alle persone ed agli operatori che li supportano; l’aggiornamento e la supervisione da parte di un esperto degli operatori dei servizi che si occupano degli aspetti giuridici dei percorsi d’inclusione dei destinatari; la diffusione presso un pubblico più ampio delle novità normative e delle principali prassi applicative a livello locale e nazionale.

Dedalus negli ultimi 20 anni ha offerto servizi di consulenza giuridica a vittime di tratta e sfruttamento e a donne straniere irregolari vittime di violenza intrafamiliare; nel campo della tutela dei minori stranieri, oltre a fornire consulenza giuridica legata al rilascio del titolo di soggiorno dei minori non accompagnati, ha sperimentato strumenti giuridici per supportare minori in area penale o neo-maggiorenni che abbiano scontato condanne nella minore età oppure nati o cresciuti in Italia senza un titolo di soggiorno. Oltre a ciò, ha fornito sostegno anche a cittadini stranieri che versano in condizioni sanitarie critiche e, in collaborazione con la Diaconia Valdese, a quanti sono giunti tramite i corridoi umanitari.