Roma (NEV), 1° maggio 2021 – Il 1° maggio 1994, il pilota di Formula 1 Ayrton Senna venne portato in ospedale a Bologna a causa di un gravissimo incidente durante il Gran Premio di San Marino a Imola. Lo ricorda il pastore Peter Ciaccio sulla sua pagina Facebook, dove scrive ancora che un amico di Senna che stava guardando il Premio in tv, dal Brasile contattò il pastore metodista di Bologna Paolo Sbaffi: “Senna è evangelico, vada in ospedale”.

Giornali e tg che dedicarono ampio spazio in quei giorni all’incidente mortale di Senna non raccontarono questo abuso come avrebbero dovuto fare.
Il pastore Sbaffi, persona discreta, raccontò l’episodio, senza farne un polverone, che avrebbe rischiato di strumentalizzare la tragedia”.
Il pastore Ciaccio riflette su questo episodio: “Mi viene da pensare cosa avrebbe fatto un suo omologo oggi, con Facebook e Twitter, strumenti che non aiutano la ricerca di discrezione, understatement o, più semplicemente, del non pensare ‘Ora gli faccio vedere io’… Io sono ‘un suo omologo’: la domanda la rivolgo a me stesso, senza potermi dare una risposta convincente”.

Infine un fiore per Roland Ratzenberger, pilota austriaco, morto il giorno prima alle prove del GP di S.Marino, il suo terzo di Formula 1.
Dimenticato, un morto di serie B, però utile ai “padroni”: ai funerali andarono le persone non gradite al funerale di Senna”.
Tra questi, Max Mosley, allora presidente della FIA, figlio di Oswald Mosley, fondatore dell’Unione dei Fascisti Britannici.

Oggi non dimentichiamo le migliaia di morti sul lavoro, morti di serie C, almeno per l’opinione pubblica”. #PrimoMaggio
(Nelle foto, Ayrton Senna che prega prima di una corsa, l’Incidente del 1º maggio, la lapide di Senna, Roland Ratzenberger)