“Spiriti liberi”. Quattro fedeli dalla vita spericolata in un libro e in un podcast

Dalla collaborazione tra il Centro Studi Confronti e Radio Rai Tre è nato anche un ciclo radiofonico in quattro puntate che andrà in onda alle 14.30 del 8-9-15-16 maggio. Le trasmissioni saranno ospitate all’interno del programma Vite che non sono la tua e a seguire saranno disponibili in podcast.

Roma (NEV), 2 maggio 2021 – Giovanni Franzoni, Lidia Pöet, Mario Alberto Rollier e Tullio Vinay. Oggi un libro edito e distribuito dal Centro Studi e Rivista Confronti – Com Nuovi Tempi Edizioni – raccoglie le loro biografie in altrettanti saggi brevi scritti da Marzia Coronati, illustrati da Vittorio Giacopini, con una prefazione di Goffredo Fofi e una nota introduttiva di Claudio Paravati.

“Quattro spiriti liberi, quattro personalità eclettiche, poliedriche e diverse, accomunate da una vocazione sincera, da un’ostinata caparbietà e da una sicura consapevolezza di volere vivere la vita con e per la comunità, sempre al fianco dei deboli e delle minoranze”, si legge nella presentazione.

Dalla collaborazione tra il Centro Studi Confronti e Radio Rai Tre è nato anche un ciclo radiofonico in quattro puntate che andrà in onda alle 14.30 del 8-9-15-16 maggio. Le trasmissioni saranno ospitate all’interno del programma Vite che non sono la tua e a seguire saranno disponibili in podcast.

“Perché leggere queste storie? Perché ascoltarle? Perché raccontano un pezzo d’Italia – spiegano i promotori dell’iniziativa – , visto da un’angolazione insolita, ma soprattutto perché aiutano a tracciare una traiettoria. Sono storie costellate di incontri con intellettuali, artisti, pensatori di cui oggi raccogliamo, o dovremmo raccogliere, l’eredità. Nel corso della sua carriera Lidia Pöet ha incrociato Cesare Lombroso, Victor Hugo, Paul Verlain, Guy del Maupassant, il  senatore Giovanni Agnelli. Nella sua casa in via Poerio 37, a Milano, Mario Alberto Rollier nell’agosto del 1943 ha ospitato ventidue persone, tra gli altri, intorno al tavolo del suo salotto, c’erano Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, ancora segnati dal lungo confino a Ventotene, fu lì che sono state prese decisioni cruciali per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Quando viveva a Firenze, durante la seconda guerra mondiale, Tullio Vinay – riconosciuto Giusto tra le nazioni – ha aiutato molti ebrei a salvarsi; tra i tanti c’era anche Robert Einstein, il cugino primo di Albert. Vinay poi si è trasferito in Piemonte, dove ha costruito un centro giovanile, Agape, frequentato, tra gli altri, da Raniero Panzieri, Goffredo Fofi, Giovanni Mottura. Giovanni Franzoni per anni ha posseduto uno sfarzoso anello, glielo aveva donato papa Paolo VI qualche anno prima che il monaco rinunciasse a una delle cariche più alte della gerarchia ecclesiale cattolica per condividere la sua vita con operai, senzatetto e prostitute”.

“I loro nomi – continua in una nota Confronti – non compaiono nei libri di storia, quella con la “S maiuscola”, eppure nella vita “i quattro” sono stati attori e testimoni dei passaggi storici essenziali degli ultimi 150 anni d’Italia. La loro vita, le loro opere, ci insegnano molto. Era più facile orientarsi per i “buoni” e “spericolati” di ieri in confronto con quelli di oggi? Si chiede Goffredo Fofi nell’introduzione al libro, la sua risposta è un imperativo al fare e un monito per tutti. “Credo di sì, se penso agli anni in cui erano vivi e presenti modelli come questi Quattro, e come tanti altri simili a loro. Ma la molla (la vocazione) è infine la stessa, in tutti i tempi e in tutti i paesi: “fa’ quel che devi, accada quel che può”.

Qui le informazioni e il link per acquistare il libro.