Roma (NEV), 23 giugno 2021 – Domani, 24 giugno, il Segretario generale uscente della Federazione luterana mondiale (FLM) Martin Junge e il presidente, arcivescovo Panti Filibus Musa, incontreranno papa Francesco.
Il giorno seguente si ricorderà la Confessione di Augusta del 25 giugno 1530. La Confessione augustana fu redatta da Filippo Melantone in vista della dieta (riunione) della città di Augusta. Voluta da Carlo V, il suo intento era di “normalizzare” la dirompente questione protestante. Essa contiene sostanzialmente l’esposizione dei principi fondamentali della nascente Riforma.
La visita del 24-25 giugno in Vaticano mette in dialogo i vertici della FLM e del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Prevista anche una conferenza di Junge presso l’Università domenicana San Tommaso d’Aquino (Angelicum). In agenda, infine, un incontro sulla cooperazione fra il World Service luterano e Caritas Internationalis. Nella delegazione luterana, ci saranno anche membri delle sette regioni della comunione globale.
Il contesto
L’incontro con Francesco si basa sulla commemorazione congiunta del 500° anniversario della Riforma (Lund e Malmö, 2016). La visita di questo mese è vista come un ulteriore passo nel cammino “Dal conflitto alla comunione“, al centro del dialogo luterano-cattolico negli ultimi anni. In particolare, quello sulla dottrina della giustificazione per fede (JDDJ).
Il 2021 segna, inoltre, il 500° anniversario della scomunica di Martin Lutero. Una commissione di teologi luterani e cattolici ne sta studiando il contesto storico e dovrebbe produrre una dichiarazione congiunta entro l’assemblea della Federazione luterana mondiale (Polonia, 2023).
Il Consiglio della FLM ha appena scelto, fra l’altro, il suo nuovo Segretario generale. Per la prima volta si tratta di una donna, la pastora estone Anne Burghardt. In merito ai rapporti con la chiesa cattolica, Burghardt ha parlato di “dialogo che continua”, di amicizia e reciprocità.
Per approfondire:
Anne Burghardt: dialogo, missione olistica e depolarizzazione
Articolo su Riforma.it