L’informazione libera e trasparente serve alla democrazia

Il segretario generale dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC), Philip Lee: “È tempo di rivendicare una sfera pubblica credibile, inclusiva e affidabile"

Roma (NEV), 9 agosto 2021 – È uscito l’ultimo numero della rivista dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (WACC) “Media Development”.

Si tratta del numero 3 per quest’anno, e si intitola “Democratizzare la sfera pubblica”. In 43 pagine, con contributi in inglese, spagnolo e francese, il volume esamina il concetto di sfera pubblica, il suo ruolo nella promozione della democrazia e della responsabilità politica e i motivi per i quali i diritti umani e la giustizia sociale debbano essere alla sua base.

Philip Lee, segretario generale WACC e redattore, propone vari modi in cui i media tradizionali, i media alternativi, i social media, i canali e le reti di comunicazione “possono contribuire all’azione comunicativa. Alla conversazione profonda e al dialogo generativo” che porteranno cambiamenti sociali e politici positivi nella società.

Lee parla anche di come la comunicazione pubblica non regolamentata abbia “minato il dialogo volto alla trasformazione”. E di come i responsabili politici e le organizzazioni della società civile stiano rispondendo a questa sfida. “Un’idea che sta prendendo piede in alcuni ambienti – scrive Lee – è quella di creare alternative pubbliche o senza scopo di lucro alle piattaforme digitali private esistenti. Come un servizio pubblico, tali piattaforme opererebbero al di fuori della logica del mercato. Esse possono promuovere il dibattito democratico e garantire un accesso trasparente alle informazioni e la libertà di espressione”. Avverte la WACC a tale proposito: “Nessuno dovrebbe sottovalutare gli ostacoli politici ed economici a un tale piano”.

Il rischio del femminismo digitale depoliticizzato. Serve “Guardare ai margini invece che al mainstream”

Nel loro contributo intitolato “Reclaiming a femminist digital public sphere from the margins”, Deepti Bharthur e Ankita Aggarwal parlano degli “spazi comunicativi femministi”. Dai margini di internet, alla “blogosfera femminista”, le autrici esaminano l’ascesa di una “terza ondata” di femminismo digitale. Esso non solo ha depoliticizzato il femminismo, ma lo ha trasformato in femminismo “aziendale”.

Mentre il femminismo di Internet “ha gettato le basi fondamentali per inserire il discorso femminista in una nuova economia emergente”, esso ha anche “invariabilmente finito per promuovere un certo tipo di femminismo che tende a enfatizzare eccessivamente la scelta individuale e a concentrarsi meno su questioni strutturali”.

“Incapaci di andare oltre la presa di coscienza e di alimentarsi con l’attivismo di base – sostengono ancora Bharthur e Aggarwal – queste vittorie sono cadute in pasto a inevitabili strategie di cooptazione del capitalismo. Trasformando il femminismo in un impasto per il marketing, blando ma redditizio, per un pubblico più ampio di donne. Marketing che usa messaggi sgargianti diluendo i contenuti politici sostanziali”. Bharthur e Aggarwal propongono di “guardare ai margini invece che al mainstream” per costruire una sfera di comunicazione pubblica su principi femministi e di giustizia digitale.

Spazio pubblico in India

Fra gli altri contributi presenti nel numero 3/2021 di “Media Development”, quello di Pradip N. Thomas sulle minacce allo spazio pubblico in India. La società indiana, sostiene Thomas, è sempre più separata in caste, religione e classi. “In India, forme rampanti e rapaci di neoliberismo hanno definito lo spazio pubblico e i termini per gli incontri pubblici” scrive, denunciando muri e privilegi.

Infine, nella pubblicazione si possono leggere approfondimenti sulla comunicazione pubblica in America Latina. Sulla vigilanza dei media. Sulla difesa dei diritti di comunicazione in Palestina e in altri contesti.

Questo numero della rivista è stato pubblicato in vista del Simposio sulla “Comunicazione per la giustizia sociale nell’era digitale” che si terrà online dal 13 al 15 settembre 2021.