Cop26, i metodisti UK: “Servono scelte coraggiose”

Sonia Hicks e Barbara Easton, presidente e vice presidente della Conferenza metodista 2021/2022, hanno inviato una lettera al deputato conservatore Alok Sharma, ex ministro britannico, che guiderà il vertice Onu sul clima

foto di Noah Buscher, unsplash.com

Roma (NEV), 23 agosto 2021 – Il 31 ottobre si aprirà a Glasgow, nel Regno Unito, la 26a Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP26).

Le chiese metodiste inglesi hanno inviato pochi giorni fa una lettera-appello ad Alok Sharma, presidente incaricato per la COP26, affinché trovi il tempo, prima del summit, “per ascoltare le voci dei bambini e dei giovani che chiedono un’azione urgente e radicale sulla crisi climatica. Sono la generazione per la quale le nostre azioni avranno le conseguenze maggiori e più sostanziali” e per tanto, meritano attenzione.

“Un’azione coraggiosa alla COP26 è essenziale sia per le persone che per il pianeta – si legge nel testo – . In qualità di presidente della COP26, ha un importante ruolo di leadership da svolgere nel garantire che l’incontro vada oltre i precedenti summit e assicuri nuovi impegni cogenti da parte di tutti i paesi (in particolare i paesi con le emissioni più elevate) per accelerare l’ambizione di azzerare le emissioni”, si legge nella lettera firmata da Sonia Hicks e da Barbara Easton, rispettivamente presidente e vice presidente della conferenza metodista 2021/2022.

“Gli effetti della crisi climatica non sono più possibilità remote, ma realtà presenti per la stragrande maggioranza della nostra comunità globale. In particolare, molti Paesi nel Sud del mondo stanno vivendo in prima linea la crisi climatica, con eventi meteorologici estremi una distruzione irreparabile delle loro infrastrutture geografiche e sociali”.

È fondamentale, dunque, prosegue la nota dei metodisti britannici, “che le comunità siano adeguatamente supportate per affrontare queste sfide, per ricostruire le loro case e incoraggiare la resilienza ad un futuro inevitabilmente difficile che dovranno affrontare. Speriamo che gli Stati membri della COP adottino misure coraggiose per stabilire nuovi e ulteriori finanziamenti per le comunità che subiscono perdite e danni legati al clima, garantendo impegni per un fondo internazionale ad hoc”.

“E’ fondamentale – continuano le esponenti metodiste – che il Regno Unito ponga fine all’uso di denaro pubblico per sovvenzionare i combustibili fossili, all’estero e a livello nazionale. Siamo ben consapevoli delle conseguenze dannose sul nostro clima dell’uso dei combustibili fossili, e anche sempre più dotati di alternative sostenibili”.

Come persone di fede, concludono le rappresentanti della chiesa metodista, “crediamo che amare Dio e amare il nostro prossimo significhi usare le nostre risorse in modo responsabile e agire per la giustizia climatica”.

Anche la Chiesa di Scozia ha lanciato nelle scorse settimane un appello per la partecipazione attiva alle iniziative che si stanno organizzando in vista del grande summit per l’ambiente.