Nobel per la pace a giornalisti, le congratulazioni del Consiglio ecumenico delle chiese

"Preghiamo che questo premio sia un incoraggiamento non solo per i due vincitori ma per tutti coloro che lavorano ogni giorno per la trasparenza e per la verità"

Foto di Luca Onniboni, unsplash

Roma (NEV), 11 ottobre 2021 – Il Premio Nobel per la pace assegnato ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov “sottolinea l’importanza fondamentale della libertà di espressione e di informazione come pilastri per la democrazia, la giustizia e la pace”. Lo ha affermato il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), padre Ioan Sauca, commentando la notizia del riconoscimento.

“I due giornalisti si battono per le libertà che sono essenziali per un discorso pubblico informato – ha aggiunto Sauca – . Preghiamo che questo premio sia un incoraggiamento non solo per loro, ma per tutti coloro che lavorano per la trasparenza e per la verità”.

A settembre, tra l’altro, il Consiglio ecumenico delle chiese con l’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana e altri partner hanno organizzato un simposio su “La comunicazione per la giustizia sociale nell’era digitale”, pubblicando un manifesto a seguito dei lavori.

“Abbiamo bisogno di principi che permettano a tutte le persone di impegnarsi in un dibattito trasparente, informato e democratico, in cui tutti abbiano accesso illimitato alle informazioni e alle conoscenze essenziali per la coesistenza pacifica, l’empowerment, l’impegno civico e la responsabilità”, si legge nel manifesto. In linea, dunque, con il conferimento del Nobel per la Pace a due attori dell’informazione.

La cerimonia di premiazione dei Nobel si svolgerà il 10 dicembre a Oslo.