Ddl Zan, Rainelli (REFO): “Continuiamo a parlarne. Unire le lotte per i diritti”

Ieri a Roma e Milano due grandi manifestazioni per protestare contro la bocciatura del disegno di legge contro l’omotransfobia e l’abilismo

Roma (NEV), 29 ottobre 2021 – “L’affossamento del ddl Zan è una pessima notizia. Per questo ho preso parte ieri al presidio a Roma e ritengo doveroso continuare a parlarne. Ritengo anche che la battaglia per i diritti LGBTQI+ debba essere agganciata e legata fortemente quella che avremmo chiamato “lotta di classe”; i bisogni, le esigenze, il diritto alla salute, ad un lavoro dignitoso, la parità di genere non possono essere distinte in compartimenti stagni: unire le lotte, continuare un percorso verso accoglienza, inclusione più diritti per tutte e tutti è un imperativo sociale, morale ed etico, per le chiese protestanti e per tutti i cittadini”. Così Giorgio Rainelli, presidente della R.E.F.O., Rete evangelica fede e omosessualità, che ha preso parte ieri sera alla manifestazione nella Capitale, dopo la bocciatura del ddl Zan, ieri, in Senato.

Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope e Giorgio Rainelli, presidente della R.E.F.O, in piazza ieri a Roma

Le chiese valdesi, metodiste, battiste, luterane in Italia, come ricorda Riforma in questo articolo, hanno più volte espresso la loro posizione in questo ultimo anno e mezzo di fronte al travagliato iter parlamentare che il Disegno di legge contro l’omotransfobia e l’abilismo ha affrontato.

Intanto prosegue anche oggi la polemica politica sul voto al Senato, mentre a Milano oltre 10mila persone hanno manifestato ieri sera di fronte all’Arco della Pace contro il blocco della legge.