Ecumenica. A Torino si parla di comunità di fede e integrazione

Roma (NEV), 18 novembre 2021 – Oggi a Torino si tiene il convegno annuale di “Ecumenica”. La consueta rassegna è promossa dal Centro culturale protestante con il patrocinio della chiesa valdese di Torino e del Comitato interfedi della Città di Torino. Titolo per questa edizione, dopo un anno di stop dovuto al covid, è “Il ruolo delle comunità di fede nei processi di integrazione”. Appuntamento dalle 18 alle 21, nel salone della Casa valdese di Torino, in corso Vittorio Emanuele II 23 (ingresso libero fino a esaurimento posti, con green pass e mascherina). Si parte dal concetto che “le migrazioni non si fermano con i muri o con il commercio dei destini di migranti e profughi”, scrive Daniela Grill su Riforma.it, presentando il programma. Sono previste due relazioni introduttive dei sociologi Paolo Naso e don Luigi Berzano. Seguono gli interventi di rappresentanti del Comitato Interfedi della Città di Torino e di religiosi ed esperti attivi nei processi di integrazione. Tra questi: Rav Ariel Di Porto, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino. Don Fredo Olivero, storico volto della Pastorale Migrante. Berthin Nzonza, presidente dell’Associazione Mosaico Azioni per i rifugiati. Younis Tawfik del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma di Torino. Parole chiave del convegno: modelli di integrazioni, ruolo delle comunità religiose, percorsi di inserimento, principi culturali e religiosi, lingua, servizi, spiritualità.

Il convegno di Ecumenica fruisce del contributo dell’otto per mille della Chiesa Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi. Ecumenica nasce dall’esperienza del Centro di Documentazione sul Terzo Mondo. Essa, fra l’altro, vanta un’ampia produzione cinematografica, televisiva ed audiovisiva a tematica religiosa e spirituale.