Luterani. La pastora Kirsten Thiele: “Unità è un fatto già avvenuto”

Una pastora luterana celebra la Cena del Signore - immagine di archivio, Federazione luterana mondiale

Roma (NEV), 19 gennaio 2022 – È appena iniziata la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (SPUC), con una serie di iniziative in presenza e online ispirate al Vangelo di Matteo. La pastora luterana Kirsten Thiele, sul sito della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), pubblica una riflessione teologica, ma non solo.

L’unità della Chiesa, scrive Thiele, “non è qualcosa che noi potremo fare, ma è un fatto già avvenuto per volontà di Dio. Ecco perché rimane nostro compito di far diventare sempre più visibile questa unità che nello Spirito di Dio già esiste”.

“Dopo la nascita di Gesù avvenuta a Betlemme di Giudea, ecco giungere a Gerusalemme dei magi da Oriente e dire: Dov’è il neonato re dei Giudei? Abbiamo infatti visto la sua stella in Oriente e siamo venuti qui per onorarlo. In viaggio, apparve ancora ai magi la stella che avevano visto in Oriente, che andava avanti a loro e si fermò sopra dove si trovava il bambino. Vista la stella essi gioirono di una grandissima gioia. Giunti alla dimora videro il bambino con Maria, sua madre e, gettandosi a terra, gli si prostrarono davanti. Aperti i loro tesori gli offrirono doni: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2,1-2.9-11)

E prosegue: “Da alcuni anni siamo d’accordo che questa unità non può consistere nel fatto che tutti e tutte dovrebbero riunirsi sotto la stessa dottrina – in quanto è anche impossibile. Il nuovo ordine è: unità nella diversità”.

Unità visibile e condivisione

È Gesù stesso, ricorda la pastora luterana, “che si definisce la stella del mattino, che illumina anche nei tempi bui. Gesù Cristo apre le porte della fede a tutte le nazioni, a tutti cristiani, a tutti fedeli”. Le riflessioni di Thiele si concludono con l’invito ad “aprire i nostri scrigni, come i tre magi davanti al bambino, per condividere i doni diversi che abbiamo ricevuto. Questo ci arricchisce e questo porterà sempre di più all’unità anche visibile, dove potremo condividere non solo le nostre preghiere, ma anche pane e vino alla mensa del Signore. Perché è Lui che ci invita tutti e tutte. Con questo auguro una benedetta settimana di preghiera. Sperando che duri anche più a lungo di una settimana all’anno”.

Leggi la riflessione integrale sul sito CELI.