Liceo valdese presenta il docu-film: “Il lavoro del buon giardiniere. Modernità e genocidio”

Roma (NEV), 15 febbraio 2022 – Il rischio di genocidio appartiene anche al presente. Come evitarlo? Studenti e studentesse del Liceo valdese di Torre Pellice (Torino) cercano di rispondere a questa domanda in un docu-film di approfondimento. Se il genocidio nasce da presupposti ideologici e culturali, occorre cambiare modo di pensare. Il messaggio del video è: bisogna cogliere la ricchezza della diversità e dare voce alle minoranze.

Il quinto anno del Liceo valdese ha prodotto il docu-film con l’obiettivo di raccontare i presupposti storici e ideologici di alcuni dei più drammatici genocidi del Novecento. La Shoah, l’Holodomor, la pulizia etnica in Bosnia, il genocidio del Ruanda.

L’iniziativa è stata portata avanti fin dai primi mesi dell’anno, per giungere a compimento a ridosso del Giorno della Memoria. Il titolo è ispirato alla metafora del filosofo e sociologo Zygmunt Bauman, che in un libro intitolato “Modernità e Olocausto” associava il genocidio contemporaneo al lavoro di un giardiniere. Il giardino presuppone, secondo Bauman, un’azione metodica. Definendo “infestanti” certe erbe, il giardiniere le estirpa con razionalità e precisione, come il carnefice di un genocidio. Il docu-film è disponibile su youtube da pochi giorni. Qui di seguito, il link.

Coordinamento scientifico e didattico di Martino Laurenti. Regia di Gabriele Genre, coordinamento tecnico Samuel Balestra, riprese e montaggio Marco Giaimo. Testi e interventi a cura di Samuele Albarea, Samuel Balestra, Elodie Cavaliere, Andrea Fornasetti, Gabriele Genre, Matteo Giugleur, Edoardo Lovera, Gaia Papalia Capogna, Davì Pons, Tommaso Salvai, Zoe Rostan.