Chiese europee cattoliche e protestanti chiedono immediato stop alla guerra

Il Comitato congiunto della Conferenza delle chiese europee e del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa ha diramato una dichiarazione in cui fa appello ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale per promuovere la riconciliazione e la pace

Roma (NEV), 22 marzo 2022 – Il Comitato congiunto delle chiese cattoliche e protestanti europee ha diramato oggi una dichiarazione. Si tratta di un gruppo di lavoro che riunisce la Conferenza delle chiese europee (KEK) e il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE). Facendo appello ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale, gli organismi religiosi chiedono che si faccia tutto il possibile per porre fine all’attuale guerra “che sta distruggendo vite e causando indicibili sofferenze”.

La dichiarazione è stata elaborata in occasione dell’incontro del 21 marzo a Bratislava, in Slovacchia.

“Il cuore della fede cristiana sono la pace e la riconciliazione, esemplificate nella vita di Gesù Cristo – ribadiscono i firmatari, citando l’enciclica papale ‘Fratelli Tutti’ -. Mai Gesù Cristo ha invitato a fomentare la violenza o l’intolleranza. Egli stesso condannava apertamente l’uso della forza per imporsi agli altri”.

La religione, scrivono ancora i due organismi, “non può essere usata come mezzo per giustificare questa guerra. Tutte le religioni, e noi come cristiani, siamo uniti nel condannare l’aggressione russa, i crimini che vengono commessi contro il popolo dell’Ucraina e la blasfemia che rappresenta l’uso improprio della religione in questo contesto”.

Il Comitato congiunto ha quindi ringraziato le Chiese e le ONG impegnate nelle zone di confine e di conflitto, insieme alle autorità dei rispettivi Paesi, nell’accogliere coloro che fuggono dalla guerra. “Continuiamo a pregare per il dono della pace. Invitiamo tutti i cristiani a unirsi a noi in preghiera, rafforzando i loro sforzi per affermare il valore della vita e per promuovere attivamente la riconciliazione”.

L’incontro di Bratislava è stato anche occasione per discutere l’impegno delle Chiese europee per la pace in Ucraina, il rafforzamento delle relazioni fra i due organismi e l’attuale processo sinodale della Chiesa cattolica. Tra i rappresentanti della KEK erano presenti il presidente, pastore Christian Krieger. La vice-presidente, pastora Guli Francis-Dehqani. E ancora Valérie Duval-Poujol. Lea Schlenker. L’Archimandrita Ignatios Sotiriadis. Il Metropolita Joseph dell’Europa occidentale e meridionale della Chiesa ortodossa rumena. Il Segretario Generale Jørgen Skov Sørensen. La Segretaria esecutiva della KEK per il dialogo teologico Katerina Pekridou.