Roma (NEV), 11 aprile 2022 – Il 7 aprile scorso il Consiglio nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti d’America (NCCUSA) ha elogiato il Senato degli Stati Uniti per aver confermato la giudice Ketanji Brown Jackson alla Corte Suprema degli Stati Uniti. “Una giornata storica”, la definisce in una dichiarazione l’organismo religioso, che sottolinea come dal 1790, anno della formazione della Corte Suprema, non c’è mai stata una donna di colore in questo ruolo.
“Questa conferma storica riflette quanto la nostra nazione sia cambiata. Lo aspettavamo da tempo” scrive ancora l’NCCUSA.
Dal 2018, con la campagna A.C.T. To End Racism, “ci siamo impegnati a sradicare il razzismo che attanaglia gli Stati Uniti e paralizza la nostra capacità di vedere uguale ogni essere umano. Riteniamo che la diversità nei nostri tribunali sia una necessità perché aumenta la fiducia e garantisce che tutti siano rappresentati nel processo decisionale giudiziario”, affermano i cristiani americani. Mentre il Consiglio nazionale delle Chiese continua il suo lavoro per porre fine al razzismo e promuovere i diritti civili, concludono, “diamo il benvenuto alla giudice Jackson alla Corte Suprema. Con le sue innegabili referenze, sappiamo che porterà la saggezza e l’esperienza necessarie in questo momento alla nostra nazione. Oggi è il giorno in cui celebriamo la nostra diversità, mentre lavoriamo per diventare l’amata comunità che immaginiamo”. Queste le parole della vescova Teresa Jefferson-Snorton, Presidente del Consiglio direttivo dell’NCCUSA, presidente del Quinto distretto episcopale della Chiesa episcopale metodista.
Jackson è stata nominata a febbraio dal Presidente americano Joe Biden.