Karlsruhe (NEV), 31 agosto 2022 –”Una celebrazione della fede, dell’interazione, dello scambio”. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha definito l’11° Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese, nel suo discorso programmatico di inaugurazione dell’evento, oggi, 31 agosto, a Karlsruhe.
Il presidente ha fatto riferimento ai simboli contenuti nel logo dell’XI Assemblea del CEC: il cerchio, la via, la croce e la colomba.
“Il cerchio rappresenta tradizionalmente il mondo intero, la terra”, ha detto. La via indica poi che “ognuno di noi ha il proprio percorso individuale da perseguire, ma anche le nostre comunità, le nostre chiese sono sempre in movimento”. Quanto alla croce, essa “Non può mai essere un segno secolare di dominio, anche se è stata spesso sfruttata come tale nel corso della storia”, ha detto. “La croce rimane il segno fondamentale dell’identità cristiana nell’intera comunità di cui facciamo parte”.
Infine, la colomba: “in primo luogo un simbolo di pace, che manca a così tante persone e che aneliamo con tanto fervore”, ha detto. Ma anche “Un avvertimento a fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che il disastro indotto dall’uomo e il cambiamento climatico incontrollato non si realizzi. In questo contesto, noi cristiani abbiamo una responsabilità particolare, perché consideriamo il creato come un bene da curare, che è stato messo nelle nostre mani, da proteggere”.
Steinmeier ha concluso il suo intervento augurando ai partecipanti un’assemblea “fruttuosa e proficua”, caratterizzata “dallo scambio ma anche dalla preghiera, dal dialogo ma anche dalla chiarezza e determinazione, dall’analisi accorta ma anche dalla volontà di agire, dall’approfondimento di ciò che è da fare ma anche dalla speranza”.
Qui il testo integrale (in inglese) del discorso del presidente tedesco.
Per approfondire:
- da Riforma, la relazione integrale del segretario generale facente funzione del Consiglio ecumenico delle chiese, padre Ioan Sauca
- il discorso della moderatora Agnes Abuom, della Chiesa anglicana del Kenya, recentemente ospite della FCEI in Italia con una delegazione ecumenica in visita in Sicilia, a Palermo e Lampedusa, e a Roma.