Oggi l’acqua ha tre nemici: abuso, inquinamento, cambiamento climatico

L’ultima puntata del ciclo di approfondimenti della Commissione globalizzazione e ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia si concentra sull’emergenza idrica. Mancano due settimane alla conclusione del Tempo del Creato 2022

Foto Xianyu hao / Unsplash

Roma (NEV), 20 settembre 2022 – È online l’ultimo contributo della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Realizzato per il Tempo del Creato 2022 dal battista Pierpaolo Nunzio, che è fra l’altro ingegnere ambientale, esso è dedicato all’emergenza idrica.

“Oggi l’acqua ha tre nemici: l’abuso, l’inquinamento e il cambiamento climatico” esordisce Nunzio. Il primo nemico è “il massiccio prelievo per l’agricoltura, l’industria, l’energia e l’uso domestico”. I primi della lista, per abuso di acqua, sono India, Cina e Usa. L’Italia è al 10° posto al mondo. Quanto alle sostanze che inquinano l’acqua, andiamo dai fertilizzanti e antiparassitari a base di azoto, fosforo, nitrati, ai coliformi fecali, fino ai metalli pesanti, all’arsenico e alla diossina. “Molte città non hanno impianti di depurazione. Ogni giorno 2 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nei fiumi. Non solo nei paesi in via di sviluppo. Negli Usa i grandi Laghi sono inquinati da mercurio, in Europa il 40% delle acque superficiali sono fuorilegge” scrive ancora l’ingegnere. Il terzo nemico è il cambiamento climatico, con le sue conseguenze che osserviamo: ondate di calore e alluvioni.

Conseguenze visibili e invisibili, scenari e proposte

“Le conseguenze di questo scenario sono tragiche: poiché l’acqua è essenziale per la nostra sopravvivenza, la sua carenza causa malattie e mette in ginocchio l’economia” denuncia Pierpaolo Nunzio. L’emergenza idrica, inoltre, provoca migrazioni e guerre.

Su questo ultimo punto, il documento GLAM raccoglie anche le affermazioni di alcuni analisti. Da Charles Iceland del World Resources Institute (WRI), che dice “I migranti per carenza d’acqua sono il quadruplo di quanti si muovono per le guerre”. A Lucilla Minelli del Programma di valutazione delle Risorse idriche mondiali delle Nazioni Unite, che ricorda: “Nel 2010 l’Onu ha riconosciuto l’acqua come diritto umano essenziale per il godimento di tutti gli altri diritti”.

“Uno dei motori invisibili dei flussi migratori dall’Africa all’Europa è il prosciugamento del lago Ciad, causato da siccità e irrigazione. Molti dei terroristi di Boko Haram, in Nigeria, sono ex contadini disoccupati. Entro il 2050, i migranti per crisi idriche saranno 200 milioni” prosegue Nunzio, citando ancora il rapporto Global Water Security 2012 del Consiglio per la sicurezza degli Usa che lega le crisi idriche alla sicurezza internazionale. Per completare il quadro, se le guerre del XX secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del XXI lo saranno per l’acqua, secondo Ismail Serageldin, vicepresidente della Banca mondiale.

L’acqua diminuisce, ma la richiesta di acqua aumenta. Cosa possiamo fare? Fra le proposte GLAM, questa: “Oltre a chiudere il rubinetto quando possibile, dobbiamo tenere d’occhio cosa mettiamo a tavola. Gran parte dell’acqua che consumiamo, infatti, finisce nel cibo che mangiamo: una dieta a base di carne implica il consumo di 4-5mila litri d’acqua al giorno. Per un’alimentazione vegetariana ne bastano 2mila”.

Mancano due settimane alla conclusione del Tempo del Creato 2022. Per consultare tutti gli approfondimenti sul tema, clicca QUI.


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Emergenza idrica di Pierpaolo Nunzio


Scarica qui le puntate precedenti:

Acqua e dintorni – INTRODUZIONE di Maria Elena Lacquaniti

Le politiche agricole dall’adattamento alla sostenibilità di Antonella Visintin

L’insostenibilità dei consumi e degli sprechi di Annette Brünger

Siccità, attività umane e peso demografico: il ruolo della politica, il ruolo delle persone di Teresa Isenburg