Roma (NEV), 11 gennaio 2023 – Il 17 gennaio 2023 si tiene la XXXIV Giornata del dialogo ebraico cristiano. Intorno a questa data, diversi appuntamenti in tutta Italia vedono impegnate le comunità cattoliche, protestanti ed ebraiche. Fra questi, ne segnaliamo tre: la puntata speciale di giovedì 12 gennaio su Teleradiopace e di Teleliguria Sud, con la partecipazione della pastora Ilenya Goss. La tavola rotonda di domenica 15 gennaio a Roma, organizzato dall’Alleanza ebraico cristiana e dal Segretariato attività ecumeniche (SAE) con, fra gli altri, il pastore Eric Noffke. L’incontro con Filippo Alma della Facoltà teologica avventista di Firenze, martedì 17 gennaio a Parma, organizzato dal Consiglio delle Chiese cristiane di Parma insieme alla Comunità Ebraica di Parma. Il tema di questa edizione è “Consolate, consolate il Mio popolo” (Isaia 40:1-11).
La Giornata del dialogo ebraico cristiano, fra l’altro, si colloca proprio alla vigilia della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani (SPUC), che rappresenta un importante momento ecumenico e interconfessionale.
Abbiamo chiesto alla pastora Goss un commento su questo cammino, giunto alla sua 34^ edizione.
“Fare il punto sul dialogo ebraico cristiano in questa giornata significa parlare a un pubblico più esteso di quello specialistico: tanti aspetti del dialogo interreligioso oggi acquisiti fra gli ‘addetti ai lavori’ non sono tali nel sentire comune. Penso alla continuità fra mondo ebraico e i Vangeli, oggi ben riconosciuta tra gli studiosi, ma anche alla storia di ombre e conflitto che ha caratterizzato il rapporto tra ebrei e cristiani nel corso dei secoli” afferma Goss.
Tutto passa attraverso il superamento del clima generale di pregiudizio che ha caratterizzato il passato. “Serve una rilettura delle nostre tradizioni animata dal desiderio di conoscenza reciproca – continua la pastora – a partire dallo studio della Scrittura a due voci, fino a un comune impegno etico e sociale, nel rispetto delle differenze e delle identità, ma anche in uno spirito sinceramente collaborativo.
Sulla storia del dialogo ebraico cristiano, nel 2015, Ilenya Goss è intervenuta con il saggio “La radice e la linfa dell’olivo” (“In cammino verso un nuovo ecumenismo”, atti della 52^ Sessione di formazione ecumenica, SAE, I.S.E. “San Bernardino” Venezia). Esso inizia con una citazione di Karl Barth: “Esiste, in ultima analisi, un unico grande problema ecumenico: quello della nostra relazione con il popolo ebraico”.
Nel suo saggio, Goss ripercorre alcuni snodi storici fondamentali, dal lavoro fatto in ambito protestante già dal dopoguerra, fino a quello fatto in ambito cattolico con il Concilio Vaticano II.
L’intento era quello di mettere da parte la “teologia della sostituzione” di Israele che, nell’esegesi, aveva cercato di intendere il “Popolo eletto” come “la chiesa”. L’allineamento su questo arriva dopo una serie di documenti, da quello del 1948 a Darmstadt a quello del Sinodo di Berlino del 1950, dove è scritto: “Noi crediamo che la promessa di Dio al popolo di Israele che egli ha eletto è ancora valida, anche dopo la crocifissione di Gesù Cristo”. In Italia, anche il Sinodo valdese si esprime, nel 1982, sul tema.
A questo riguardo, precisa Goss, “L’immagine di due grandi rami su un unico tronco mi sembra efficace nel descrivere Ebraismo rabbinico e Cristianesimo”. Una metafora botanica che, conclude la pastora, “pur rielaborata, dobbiamo all’apostolo Paolo che, nella lettera ai Romani, parla di innesti, di ulivo e di oleastro per descrivere i rapporti tra cristiani provenienti dall’ebraismo e dal paganesimo. Dopo la caduta del Tempio nel 70 d.C. l’Ebraismo troverà la sua via, e parimenti il Cristianesimo troverà la sua distinta identità”.
Per approfondire
Leggi il saggio di Ilenya Goss “La radice e la linfa dell’olivo” (dal volume “In cammino verso un nuovo ecumenismo”, atti della 52^ Sessione di formazione ecumenica, SAE, I.S.E. “San Bernardino” Venezia). Per gentile concessione dell’autrice e dell’editore.
Un mese fa si sono conclusi i Colloqui ebraico-cristiani nazionali, ai quali hanno partecipato anche il pastore Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la stessa Ilenya Goss.
APPUNTAMENTI di Dialogo ebraico cristiano (selezione)
Giovedì 12 gennaio, su Telepace, in onda un approfondimento promosso dalle diocesi liguri. Articolo del SIR Dalle 21, diretta televisiva condotta da Maurizio Garreffa e don Gabriele Maria Corini, interverranno Giuseppe Momigliano, rabbino capo della Comunità ebraica di Genova, e altri.
Domenica 15 gennaio, a Roma, in occasione della XXXIV Giornata del dialogo ebraico cristiano, l’Alleanza ebraico cristiana e il segretariato attività ecuemniche (SAE) della capitale organizzano la tavola rotonda sul tema “Consolate, consolate il Mio popolo, Isaia 40:1-11“. Intervengono Ariel Di Porto, Eric Noffke e Lilia Sebastiani. Saluti di Guido Coen e Pino Pulcinelli. Moderano Roberta Ascarelli e Stefano Ercoli. Alle 16.30, in presenza, presso la foresteria del monastero delle monache camaldolesi, via Clivio dei Publicii 2. L’incontro verrà trasmesso in diretta sul canale YouTube del SAE.
Martedì 17 gennaio, a Parma, incontro con Filippo Alma (Facoltà teologica avventista di Firenze). Organizzano il Consiglio delle Chiese cristiane di Parma, Comunità Ebraica di Parma. Aderiscono: Gruppo Sae di Parma, Associazione Viandanti. Alle ore 20.30 presso Missioni Estere, viale S. Martino 8 Parma. Scarica la Locandina Dialogo Parma.