
“ A nome della comunità globale del Consiglio ecumenico delle chiese, condanniamo questo disprezzo per persone innocenti che andavano a lavorare, a fare la spesa, a frequentare la scuola o a prendersi cura delle loro famiglie, cercando semplicemente di esistere con dignità e sicurezza – ha detto Pillay -. Chiediamo urgentemente di porre fine a questo tipo di violenza”.
Sono oltre 100 le persone ferite. Le autorità israeliane hanno detto che l’operazione del 22 febbraio a Nablus era rivolta a tre sospetti che stavano pianificando attacchi nell’immediato futuro.
“Estendiamo le nostre condoglianze e la nostra preghiera per le vittime e le loro famiglie, per i medici che aiutano i molti feriti e per il trauma duraturo che questo lascerà a Nablus e in altre comunità – ha concluso Pillay -. In questo tempo di Quaresima, continuiamo a pregare e a lavorare per la pace in Terra Santa e in ogni parte del mondo dove ci sono violenza, conflitti e guerra”.
Sono seguiti raid aerei sulla Striscia di Gaza da parte di Israele, in risposta al lancio di razzi verso il suo territorio.
Cisgiordania: sciopero nazionale contro fatti Nablus. Protesta anche a Gaza. Hamas avverte Israele: rischio 'escalation' | #ANSA https://t.co/Ezd3Dl3VZ7
— Ansamed (@ANSA_med) February 23, 2023