Rom e Sinti in Europa. 100 milioni di euro per il popolo “senza Stato”

Dijana Pavlović: la tutela delle minoranze misura lo stato di salute di una democrazia

Foto tratta da https://www.facebook.com/KethaneRomeSinti/

Roma (NEV), 15 settembre 2023 – “La capacità di tutelare le minoranze misura lo stato di salute di una democrazia” ha detto Dijana Pavlović. Portavoce del Movimento Kethane, attrice e attivista della causa Rom e Sinti, Pavlović ha aggiunto: “La spia di una crisi democratica non è il voto elettorale, ma il riconoscimento delle minoranze etniche e linguistiche. Dobbiamo ricordarci che la democrazia non è un potere assoluto, anzi, è la stessa Costituzione, nell’articolo 6, a dire che ‘La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche’. Noi Rom e Sinti siamo l’unica minoranza etnica e linguistica non ancora riconosciuta”.

L’Agenzia NEV ha interpellato Dijana Pavlović per commentare la notizia dello stanziamento da parte di Open Society di 100 milioni di euro fino al 2030 a favore della nuova fondazione Rom per l’Europa (Roma for Europe). “Continueremo a rafforzare l’identità romanì, a stimolare la crescita economica, a potenziare l’istruzione inaugurando una nuova era della politica Rom in Europa” si legge sul sito della Fondazione.

“Questo finanziamento arriva a livello europeo, con un progetto condiviso, in una rete di cui noi facciamo parte – ha proseguito Pavlović –; è una grande opportunità, non solo per noi, ma per il futuro dei Rom europei e per la loro auto-organizzazione. La Fondazione Open Society è stata la prima a sostenere l’istruzione e la formazione con borse di studio ai Rom, soprattutto nei paesi dell’Est e già a partire dagli anni ’90. Si trattava di assistenza pura, con soldi privati, quindi non con soldi pubblici. Ora è arrivato questo ulteriore salto di qualità, per sostenere le persone, le forze che la comunità possiede al suo interno. Si è partiti facendole studiare, dando a tante persone giovani la possibilità di frequentare facoltà rilevanti, ad esempio economia e commercio, anche in Università importanti che prima erano precluse ai Rom.

Ora questa classe dirigente, che possiamo definire una Leadership Rom in Europa, è maturata e vuole creare qualcosa per le prossime generazioni”.

Questo progetto contribuisce concretamente anche allo scardinamento dei tanti pregiudizi sui Rom, “pregiudizi tutti ancora vivi e prosperanti, fomentati anche da parte dei media e della politica” ha commentato l’attivista per i diritti di Rom e Sinti, questo popolo “senza Stato” che vive in modo diffuso in Italia, in Europa, in tutto il mondo.

“Tutte le ricerche parlando di una percentuale dell’80% della società che ha pregiudizi nei nostri confronti. Da una parte si dice che siamo parassiti della società, gente che non fa niente; dall’altra si dice che le carceri sono piene di Rom. Non è così – ha concluso Dijana Pavlović – . Nessuno parla dei moltissimi Rom che lavorano, pagano le tasse, fanno una vita ‘normale’, anche vivendo nei campi. Certo, i pregiudizi ostacolano il lavoro regolare, ma questo sviluppa soprattutto precariato e lavoro sottopagato. Fa male assistere ancora oggi a un accanimento di odio e razzismo verso Rom e Sinti, accanimento che nasce per il fatto che forse siamo, fra le minoranze, una di quelle che si autodifende di meno. Soprattutto, però, non abbiamo uno Stato che ci protegge, né un governo con le sue forze dell’ordine, né un potere economico-finanziario che stia dalla nostra parte come cittadini e cittadine di una Nazione”.

Questo finanziamento “non è solo denaro; è un investimento mirato, una dichiarazione di fiducia nel nostro potenziale come forza del cambiamento. La portata di questa opportunità è immensa, ma comporta una altrettanto grande responsabilità. La nuova fondazione Rom per l’Europa e la sua rete transnazionale rappresentano un centro di autodeterminazione, di determinazione di amplificare le voci Romanì e di promuovere iniziative di trasformazione che vogliono migliorare la vita di Rom e Sinti in Europa” si legge ancora sul sito di Open Society.


Dijana Pavlović è stata fra l’altro testimonial sui diritti delle donne Rom e degli zingari all’evento di presentazione della Campagna 2013 dell’Otto per mille della chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.