Roma (NEV), 3 giugno 2024 – Prende il via oggi la VI edizione del Festival delle Riforme Culturali (CFR). Organizzata dal Centro Culturale Gian Luigi Pascale in collaborazione con il Comune di Guardia Piemontese, il Festival si tiene a Guardia Piemontese fino al 5 giugno. La rete FrancophoNéA (rete di ricerca neoaquitana sulle francofonie) costituita da 6 università pubbliche francesi è co-organizzatrice del festival.
Ascolta l’intervista a Gabriella Sconosciuto, coordinatrice del Centro Gian Luigi Pascale e direttrice del Festival delle Riforme Culturali su Radio RBE.
Moltissimi ospiti, anche internazionali, sono attesi in questi giorni. Il Festival, si legge nella nota stampa, ha visto la preziosa collaborazione del Prof. Giovanni Agresti, da poco nominato Direttore regionale dell’Agence Universitaire de la Francophonie (AUF) per la regione Africa del Nord (che gestisce una rete di 128 università in cinque paesi: Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia) e dell’Associazione LEM Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo). In programma anche un intervento della moderatora della Tavola valdese, diacona Alessandra Trotta.
“Non si tratta di una rassegna incentrata su eventi spettacolari o di grande richiamo mediatico – si legge ancora nel comunicato di lancio – . Il CFR privilegerà l’incontro autentico, di qualità, tra persone motivate; il confronto, il dialogo e l’approfondimento di temi di grande rilevanza e urgenza che il Festival, di edizione in edizione, si sforzerà di collegare intimamente tra loro. Oltre che possedere un’alta valenza simbolica, quanto mai coerente con lo spirito del CFR, lo scenario del Festival è un luogo di eccezionale bellezza paesaggistica e di straordinaria ricchezza culturale: Guardia Piemontese, isola occitana in Calabria, è una comunità di origine valdese (XIV secolo), teatro di una repressione religiosa particolarmente violenta all’epoca della Controriforma e scrigno che conserva sorprendenti sopravvivenze linguistiche e naturalistiche”.
Questo il tema del Festival: «RITROVARE LA FRATERNITÀ UNIVERSALE, COLTIVARE L’EQUILIBRIO DEL CIRCOSTANTE, INNOVARE GUARDANDO LONTANO».
Traduzione in Guardiolo “Retrovar la fraiternitat universala, coltivar l’equilibri de çò que avèm vechin, innovar taliant luènh”.
Scrivono gli organizzatori: “In una fase in cui le pulsioni di guerra e aggressione sembrano tornate persino accattivanti presso parte dell’opinione pubblica, e sono certamente seducenti per regimi politici sempre più autoritari e in cerca di incisività, è necessario mantenere viva la luce della ragione e coltivare tutti gli antidoti possibili a ogni forma di violenza.
La 6a edizione del Festival delle Riforme culturali non poteva voltare le spalle alla tragica attualità di conflitti che si svolgono, in particolare, alle porte dell’Europa e del Mediterraneo orientale. Dall’isola occitana di Calabria, luogo di memoria del massacro dei valdesi nel XVI secolo, e luogo di resistenza linguistico-culturale, vogliamo trasmettere un messaggio di fiducia nelle capacità umane di perseguire non solo l’autodistruzione ma la fraternità universale.
Nel 2024 ricorre l’anniversario degli 850 anni della nascita del movimento valdese che sosteneva la necessità del rinnovamento spirituale del cristianesimo e che nel XVI secolo diventò chiesa evangelica valdese. Fondato da Valdo di Lione nel 1174, il movimento proponeva il ritorno ai valori del Vangelo e venne scomunicato dalla Chiesa cattolica. Sopravvissuto per secoli alle persecuzioni oggi si batte per i diritti dei migranti e di tutte le religioni, promuove il dialogo ecumenico e la fraternità universale. L’anniversario è l’occasione per una riflessione sul proprio passato storico ma anche sul proprio impegno nel presente”.
Inoltre, il Festival esplorerà altre geografie e altre epoche. In occasione dell’ottocentesimo anniversario dell’Università di Napoli «Federico II», si ricorderà la pacifica crociata del sovrano eponimo, culminata nel Trattato di Giaffa (1229) con il Sultano al-Malik al-Kamil, che garantì un breve periodo di pace tra cristiani e musulmani in Terra Santa. Verranno esplorati esempi storici di sintesi culturale, rilevanti per la convivenza attuale tra popoli e con l’ambiente. Un focus del Festival sarà la comunità linguistica guaranì, attraverso ricerche nel Mato Grosso do Sul, esaminando la retomada culturale (Brasile). Questa indagine è parte di un progetto più ampio sulle lingue-culture autoctone e le loro risposte alle sfide contemporanee, proponendo lezioni alternative dalle culture dell’equilibrio. La lingua occitana sarà centrale nel dibattito sul valore dei legami linguistici e identitari. Tra gli ospiti anche studiosi e artisti, che promuoveranno la diversità linguistica con attività e eventi, celebrando soprattutto l’occitano di Guardia Piemontese con conferenze, visite guidate, incontri culturali e spettacoli.
Programma completo a questa pagina: Festival delle Riforme Culturali Guardia Piemontese – Valdesi di Calabria
Riferimenti e contatti
Direttrice del Festival
Gabriella Sconosciuto, coordinatrice attività culturali del Centro Gian Luigi Pascale
+39 3930861259
Segreteria Organizzativa
Centro Culturale Gian Luigi Pascale – Piazza della Strage n. 2 Guardia P.se
Per maggiori info: www.valdesidicalabria.org e pagina fb: Valdesi di Calabria