Roma (NEV/CELI), 19 giugno 2024 – A maggio la Commissione teologica congiunta internazionale luterano-ortodossa hanno concordato su una comune riformulazione del Credo di Nicea, del VI secolo, convenendo l’uso dell’originale testo greco nelle Chiese.
Si tratta, a prima vista, di un passaggio tecnico, rivolto agli specialisti. L’incontro avvenuto in Egitto, al Cairo, tra la Federazione luterana mondiale (FLM) e la Chiesa ortodossa, tuttavia può essere considerato una piccola rivoluzione nei rapporti tra Chiese occidentali e orientali.
L’accordo è stato raggiunto grazie ad un intenso dialogo tra le parti che, alla fine, avrà effetti pragmatici sul piano del cd. “consenso differenziato”.
Un dialogo, quindi, che ha portato ad un “un riavvicinamento fondamentale sul concetto di relazione tra il Figlio e lo Spirito”.
Un riavvicinamento che può concretamente contribuire “a sanare le antiche divisioni tra le nostre comunità e ci permetta di confessare insieme la fede dei Concili ecumenici di Nicea e Costantinopoli”.
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