Una cartolina per Maysoon

Roma (NEV/A buon diritto), 30 luglio 2024 – Oggi è il compleanno di Maysoon Majidi. Compie 28 anni ed è reclusa nel carcere di Reggio Calabria perché accusata di essere una trafficante di esseri umani. Majidi, lo ricordiamo, è una regista e attivista curdo-iraniana che cercava rifugio nel nostro paese poiché considerata una nemica politica in Iran. La sua salute è precaria, in pochi mesi ha perso molti chili e durante l’ultima udienza, in cui per l’ennesima volta le sono stati negati gli arresti domiciliari, è apparsa molto provata. Chi le fa visita chiede uno sforzo di solidarietà da parte di tutti e tutte, proprio nel giorno del suo compleanno. Chi volesse, può inviare una lettera a questo indirizzo, preferibilmente in lingua inglese. Qualunque pensiero di vicinanza e supporto è gradito. Non facciamo scendere il silenzio su questa dolorosa e oscura vicenda. Non lasciamo sola Maysoon. Una semplice cartolina può fare la differenza. L’indirizzo a cui spedirla è:

Maysoon Majidi c/o Casa Circondariale “Panzera” di Reggio Calabria, Via del Carcere Nuovo, 15 – 89133 Reggio Calabria.

È possibile anche inviare un telegramma, destinato allo stesso indirizzo qui sopra, chiamando il numero: 0697797777


Nell’udienza del 24 luglio u.s. il Tribunale di Crotone ha deciso di non concedere gli arresti domiciliari a Maysoon Majidi, che quindi resterà in carcere. Durante l’udienza la stessa Maysoon è intervenuta con un discorso di diversi minuti ribadendo la sua innocenza. Il Tribunale ha fissato altre quattro udienze e il processo dovrebbe concludersi a novembre.

Lo scorso giovedì 18 luglio si è invece tenuta, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa “Donna, vita, libertà. Il caso di Maysoon Majidi e Marjan Jamali”, per chiedere la libertà per le due donne iraniane arrestate con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare sulla base di testimonianze rilasciate subito dopo lo sbarco in Italia e senza la possibilità di un controesame. Maysoon Majidi è attualmente in precarie condizioni di salute: pesa intorno ai 40 kg e le è stata rifiutata la visita di una psicologa da lei indicata. Alla conferenza stampa del 18 luglio hanno aderito diverse associazioni, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).