Venezia (NEV), 28 agosto 2024 – Oggi, 28 agosto, al Lido di Venezia si apre l’81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Dal 2011 è presente anche una giuria protestante internazionale, promossa da INTERFILM, l’organizzazione internazionale che raccoglie le associazioni che si occupano di cinema nelle chiese evangeliche, e dal suo membro italiano, l’Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi”.
Quest’anno la giuria è composta dal danese Jes Nysten (Danimarca, presidente), Naomi Evelyn Hondrea (Italia), Barbara Schantz-Derboven (Germania), Ingrid Glatz e Stefan Haupt (Svizzera).
La mattina del 7 settembre, al termine del festival, consegneranno il Premio INTERFILM per la promozione del dialogo Interreligioso durante la cerimonia di assegnazione dei vari premi collaterali, ospitata nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior.
I premi ufficiali della Mostra, tra cui l’ambito Leone d’Oro, saranno consegnati la sera del 7 settembre.
Dopo 13 anni in cui il tedesco Karsten Visarius, direttore esecutivo di INTERFILM, ha guidato la delegazione dell’organizzazione, il suo compito è passato al pastore metodista italiano Peter Ciaccio, presidente della “Roberto Sbaffi” e membro del Consiglio FCEI.
«Guidare la delegazione significa interfacciarsi con la Biennale e con l’organizzazione della Mostra e prendersi cura della giuria – ha detto Peter Ciaccio all’agenzia NEV – . È un ruolo di coordinamento e supervisione. È necessario accreditare la giuria e il premio INTERFILM in quanto tali presso la Biennale e successivamente provvedere ad accreditare i membri della giuria e della delegazione che l’accompagna e la sostiene nel suo compito. È un servizio che inizia poco dopo la chiusura della Mostra precedente, con la selezione dei membri della giuria. Inoltre, prevede la selezione dei circa 25 film sui quali la giuria delibererà, scelti tra le pellicole in concorso per il Leone d’Oro e quelle della sezione Orizzonti. Il capo delegazione non partecipa ai lavori della giuria, ma fa quanto possibile affinché si svolgano senza ostacoli. Infine, organizza la premiazione. È certamente un onore poter dare questo servizio e anche un riconoscimento al ruolo dell’Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi” in questi 22 anni di esistenza. Grande credito va dato ai miei predecessori e co-fondatori dell’Associazione, il compianto Simonpietro Marchese e Gianna Urizio».
«Il senso di questo premio – ha concluso Ciaccio – è quello di evidenziare il dialogo tra religioni e culture come uno dei più importanti effetti collaterali del cinema. I film sono in grado di raccontare la guerra, la pace, la riconciliazione da punti di vista marginali. I film possono raccontare all’altro, magari al nemico stesso, chi sei, in vista di uno scontro, ma anche di un possibile incontro, di una possibile tolleranza e convivenza».
La partecipazione del membro italiano in giuria e del pastore Ciaccio è sostenuta dall’Otto per mille della chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.
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