Roma (NEV), 11 settembre 2024 – Dal 16 al 22 settembre 2024 si tiene la Settimana mondiale per la pace in Palestina e Israele, promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). L’iniziativa invita le chiese, le comunità religiose e le organizzazioni della società civile di tutto il mondo a unirsi in preghiera e azioni pacifiche a favore della giustizia e della pace per palestinesi e israeliani. Il CEC intende così “creare una comune testimonianza pubblica internazionale”.
Anche il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, riunitosi recentemente a Torre Pellice (TO), ha aderito all’iniziativa, invitando le proprie comunità a fare altrettanto. L’appello è incluso in un atto sinodale sulla pace in Medio Oriente.
Sinodo valdese. Medio Oriente, fermare l’odio, cessare il fuoco (nev.it)
Nel medesimo atto, il Sinodo sostiene l’Arab Hospital a Gaza con il progetto “Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace” della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in collaborazione con il Centro Studi Confronti.
Le risorse prodotte dal CEC per questa Settimana si concentrano su tre pilastri: educare, pregare e agire. I materiali, fra cui le cartoline con preghiere quotidiane, riflessioni e dati, sono disponibili in diverse lingue, tra cui l’italiano. La Settimana mondiale include la Giornata internazionale della pace delle Nazioni Unite, che si celebra il 21 settembre ed è giunta alla sua venticinquesima edizione.
Nell’ambito della Settimana per la pace, il gruppo Dallapartediabele ha organizzato un incontro on line su “La promessa della terra nella Bibbia, tra appropriazione e condivisione”. Interviene il prof. Eric Nofke in dialogo con i pastor* Anna Maffei e Massimo Aprile dell’Ambasciata di pace dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). Appuntamento martedì 17 settembre, dalle 18,30 alle 20, su zoom: https://us06web.zoom.us/j/86218228510 ID riunione: 862 1822 8510. LOCANDINA.
Sette giorni, sette temi – i materiali preparati dal CEC (in italiano e, più sotto, in inglese).
La traduzione è a cura di Erica Sfredda e Gregorio Plescan.