Un’amicizia tra Italia e Zimbabwe lunga 18 anni e oltre

I partecipanti all'incontro

Roma (NEV), 2 ottobre 2024 – E’ stata una festa quella che i battisti italiani hanno organizzato lunedì 30 settembre a Roma, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari, per celebrare i 18 anni di amicizia tra Italia e Zimbabwe.

Il pastore Chamunorwa Chiromo

A dare il benvenuto nella sede istituzionale, l’on. Raffaele Bruno, battista, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha introdotto l’incontro presentato dall’attrice Federica Palo. Molta musica, con l’Euphoria Gospel Choir diretto dal maestro Emanuele Aprile, e tante testimonianze di una fruttuosa partnership tra l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e le chiese battiste dello Zimbabwe.

Una partnership – hanno sottolineato i pastori Alessandro Spanu, presidente dell’UCEBI, e Chamunorwa Henry Chiromo dell’Emmanuel Baptist Church di Harare – che è stata appena rinnovata in occasione della recente Assemblea dell’UCEBI e che ha permesso ai battisti d’Itala e dello Zimbabwe di stringersi in “una mano di associazione”: non la mano che si allunga per chiedere o dare un’elemosina, ma la mano di credenti che vivono una vocazione, un’accoglienza e un progetto comuni.

Le pastore Antonella Scuderi, attuale referente dell’UCEBI per la partenrship con lo Zimbabwe, e Anna Maffei che ha ricoperto lo stesso incarico fino al 2023, hanno descritto la nascita della cooperazione tra le chiese e i diversi progetti in campo.

L’Euphoria Gospel Choir

“Tutto è cominciato con piccoli passi”, ha spiegato Maffei raccontando del sostegno dato all’ospedale di Sanyati, unico presidio medico di una vasta zona dello Zimbabwe. “Mancavano i medici, i macchinari, non c’era un anestesista, quindi non era possibile eseguire operazioni”. Oggi i medici sono 3, tra cui un anestesista – il dottor Nakirai Chakafa, intervenuto all’incontro.

“Tutti i progetti della partnership sono piccoli, ma sono capaci di cambiare la vita delle persone che ne sono beneficiarie –ha spiegato Scuderi -. Come per esempio la costruzione di pozzi artesiani in aree in cui la mancanza d’acqua sia potabile sia per l’irrigazione dei campi rende la vita molto dura”.

L’altro ambito di collaborazione è quello delle adozioni a distanza “Su una popolazione di 16milioni di persone, i bambini orfani sono ben tre milioni. In Zimbabwe i bambini soli sono tantissimi. E la causa della morte dei loro genitori è spesso la pandemia di HIV/AIDS”, ha precisato la pastora Evelyn Gora, referente per le adozioni a distanza.

Da sinistra, l’on. Raffaele Bruno, l’on. Giuseppe Conte e il pastore Alessandro Spanu

L’incontro, al quale ha brevemente presenziato l’on. Giuseppe Conte, è stato anche l’occasione per il presidente battista Spanu di fare una riflessione che riguarda da vicino l’Italia.

“Lo spostarsi da un luogo all’altro è una delle caratteristiche fondamentali dell’umanità, a partire dalla vocazione di Abramo a cui Dio rivolge l’invito a lasciare la sua terra – ha detto Spanu -. Le nostre società dovrebbero saper dare dare il benvenuto e accogliere affinché tutti possano vivere laddove sentono di essere chiamati per fede o per progetto di vita”.

Inoltre “chi studia in Italia dovrebbe essere cittadino italiano a pieno titolo”, ha aggiunto Spanu, ribadendo il suo sostegno al cosiddetto “Ius Scholae”.