
Roma (NEV), 10 ottobre 2024 – Il Sinodo della Chiesa evangelica riformata svizzera (EERS) riunitosi a giugno a Neuchâtel ha deciso di rafforzare la protezione dell’integrità personale nelle sue chiese membro. In risposta alla crescente esigenza di prevenire e affrontare casi di abusi è stato infatti istituito uno specifico gruppo di lavoro nazionale dedicato alla “Protezione dell’integrità personale”. A questo si aggiunge l’attivazione di un servizio di contatto nazionale esterno per le vittime, con l’obiettivo di fornire un ulteriore supporto indipendente e sicuro.
Il gruppo di lavoro è composto da 15 persone, fra cui rappresentanti ecclesiastici, esperti, due rappresentanti dei centri di aiuto per le vittime e quattro rappresentanti di organizzazioni che si occupano delle vittime di abusi.
Fra le misure chiave ci sono anche lo sviluppo di uno studio e di ulteriori misure di aiuto per le vittime, come la creazione di un sistema uniforme di registrazione dei casi.
Le prossime sessioni del gruppo saranno dedicate alla definizione dei “Principi e norme per la protezione dell’integrità personale nell’EERS e nelle sue Chiese membro”. Questi principi serviranno come linee guida per tutte le chiese membro e mirano a stabilire procedure uniformi per la prevenzione e la gestione dei casi di abuso.
Come rispondere alle aspettative e alle preoccupazioni di chi ha subito abusi spirituali o sessuali all’interno delle chiese?
Un aspetto centrale di questo progetto è il coinvolgimento diretto delle vittime, considerate una risorsa essenziale per la comprensione e il miglioramento delle misure di prevenzione. Attualmente, alcune già partecipano al progetto fornendo preziose indicazioni sulla loro esperienza e sulle loro necessità. Il gruppo e il Consiglio dell’ERS invitano altre vittime di abusi spirituali o sessuali nel contesto della Chiesa Riformata a contattare i rappresentanti delle vittime per contribuire al processo di riforma e protezione.
Supporto per le vittime
Nel contesto della Svizzera tedesca, l’associazione IG-MikU (Comunità di interesse per le vittime di abusi nel contesto ecclesiale) si è offerta di organizzare incontri regolari per le vittime anche nel contesto evangelico riformato. Un primo incontro si è svolto a metà settembre a Zurigo, con la partecipazione di diverse vittime. Questi incontri offrono uno spazio sicuro per la condivisione e il supporto reciproco e sono aperti a tutte le vittime di lingua tedesca che desiderano partecipare. Gli interessati possono contattare il presidente dell’associazione, Vreni Peterer, per ulteriori informazioni (missbrauch-kirche.ch – info@missbrauch-kirche.ch).
Nella Svizzera romanda, l’organizzazione SAPEC (Sostegno alle persone maltrattate in un rapporto di autorità religiosa) offre da anni un supporto simile per le vittime all’interno del contesto evangelico riformato. Anche qui, le vittime sono invitate a mettersi in contatto con l’associazione per partecipare a incontri di supporto, che vengono organizzati in modo riservato per garantire la protezione e la discrezione dei partecipanti (groupe-sapec.ch – contact@groupe-sapec.ch).