
Roma (NEV), 14 ottobre 2024 – La prima riunione della Consulta per l’integrazione e il dialogo interreligioso istituita dalla Regione Lombardia è svolta lo scorso 10 ottobre 2024 a Milano.
Fra gli obiettivi dell’iniziativa, mappare i luoghi di dialogo già esistenti, promuovere iniziative tra le diverse comunità religiose – includendo scuole, ospedali, carceri – e aperture pubbliche dei luoghi di culto. Un tema chiave emerso è quello della rappresentanza: sia per la componente buddista sia per le comunità ortodosse, ad esempio, mancano ancora referenti.
Per le chiese protestanti sono già presenti quelle valdesi e metodiste e saranno coinvolte anche quelle battiste e luterane.
Per parte protestante i referenti sono il pastore Daniele La Mantia e la pastora Daniela Di Carlo, alla quale abbiamo chiesto di commentare questa iniziativa: “Come chiese protestanti ci rallegriamo per l’istituzione di questa Consulta – ha detto la pastora Di Carlo –. È un passo importante verso il riconoscimento del pluralismo religioso e culturale, che è già una realtà consolidata nel nostro paese e nella nostra regione. La libertà religiosa resta un tema cruciale, un diritto che dobbiamo continuare a tutelare e promuovere, sia a livello normativo sia nel tessuto sociale. Il multiculturalismo è un’opportunità di crescita collettiva. Le chiese protestanti, da sempre impegnate nel dialogo interreligioso e nella promozione dei diritti, vedono in questa Consulta un’opportunità per costruire insieme una società più equa, rispettosa e inclusiva. Il dialogo interreligioso richiede realismo, rispetto reciproco e un costante impegno verso la costruzione di una cittadinanza condivisa: è un valore aggiunto per il nostro senso civico, per la coesione sociale e per il bene comune”.
Ha concluso Daniela Di Carlo: “Se effettivamente si continuerà a lavorare in questa scia, aprendo l’ingresso in ogni luogo di cura e a ministri e ministre di ogni culto, e aprendo stanze del silenzio dove si possa pregare o riflettere o meditare in luoghi senza simboli, sarebbe un vero passo avanti che farebbe la differenza. Ci sono ancora ospedali e cliniche dove vige un ‘divieto di accesso’, e dove si sostiene che la cura spirituale è già affidata al cappellano locale. Da chi vengono curate spiritualmente le persone non cattoliche?”.
Consulta al lavoro su stanze del silenzio e luoghi di preghiera
Nel corso dell’incontro si è parlato dei “luoghi del silenzio”, spazi neutrali destinati alla preghiera o alla riflessione. Stanze del silenzio sono già presenti in alcuni ospedali. La Regione Lombardia si è impegnata ad aprire nuove stanze e a definire i criteri per l’accesso di ministri e ministre di culto nei luoghi di cura, rispondendo a un’esigenza sempre più pressante in una società multireligiosa.
Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026
In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, la Consulta ha discusso inoltre delle esigenze religiose legate all’evento. Saranno predisposte sale di preghiera nei villaggi olimpici, spazi di raccoglimento per gli atleti di tutte le confessioni. Queste sale, non destinate a celebrazioni religiose formali, saranno dotate di testi sacri e strumenti tecnici necessari. Inoltre, verrà istituito un Comitato Interfedi, su invito della Regione, per collaborare alla cosiddetta Tregua Olimpica, promuovendo eventi pubblici legati alla spiritualità e allo sport.
Sfide per i luoghi di culto
La Consulta ha evidenziato il problema dei comuni che negano la variazione d’uso di locali acquistati per trasformarli in moschee. La questione riguarda in particolare le comunità musulmane, ma ha toccato anche comunità evangeliche. Fra le proposte per trovare una soluzione, quella di prendere spunto dalla “Legge Oratori” del Piemonte, a garanzia del diritto costituzionale di poter professare il proprio credo.
Sul tema leggi: Luoghi di culto, Valenzi (Fcei): “Rispettare pluralismo religioso” – Nev
La riunione della Consulta regionale per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso è stata presieduta dal Sottosegretario alle relazioni internazionali ed europee della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo su proposta del Presidente Attilio Fontana.
Essa ha visto l’assistenza del segretario Riccardo Perini. La Consulta è stata istituita dalla Regione Lombardia ed è composta da rappresentanti di diverse comunità religiose presenti sul territorio. Per la chiesa cattolica, sono stati designati mons. Luca Bressan e padre Federico Celini. Le chiese cristiane ortodosse sono rappresentate da padre Sergio Mainoldi e padre Pompiliu Nacu. Le chiese cristiane protestanti vedono la presenza della pastora Daniela Di Carlo e del pastore Daniele La Mantia, mentre le chiese copte sono rappresentate da padre Shenuda Gerges e padre Mina Shaker. Le comunità islamiche sono rappresentate da Hamid Roberto Distefano e Ghoufran Hajraoui, mentre per le comunità ebraiche partecipano Paolo Giuseppe Carlo Pozzi e Myrna Chayo. La rappresentanza delle comunità buddhiste è affidata a Elena Seishin Viviani e Giovanna Clelia Giorgetti. Le comunità evangeliche sono rappresentate dai pastori Elio Varricchione e Emanuele Campo. Le comunità induiste vedono la partecipazione di Shuddhananda Ghiri e Govinda Deva, mentre le comunità sikh sono rappresentate da Ranjit Singh e Damanjot Singh.
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