Roma (NEV/chiesavaldese.org), 22 novembre 2024 – Intervista alla pastora valdese Daniela Di Carlo sulle teologie femministe in vista del 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Tra i temi affrontati: il rapporto tra cristianesimo e patriarcato, con un focus sul paradosso di Gesù che, pur vivendo in una società rigidamente patriarcale, sovverte i ruoli di genere e apre le porte alle donne. Questo si contrappone al cristianesimo istituzionale, che spesso ha promosso il patriarcato, escludendo le donne dal discorso teologico e riservando agli uomini il ruolo di rappresentanti esclusivi dell’universo teologico. Interessante notare come, già nei verbali dell’Inquisizione, emerga che i valdesi, sin dalle origini, concedessero spazio alle donne. Nel protestantesimo, lo ricordiamo, il pastorato femminile è ormai una realtà consolidata da molti anni.
Il discorso si amplia ai femminismi, al plurale, perché le oppressioni e le discriminazioni subite dalle donne variano a seconda dei contesti geografici, storici e sociali. E ancora, un’attenzione particolare è dedicata alle teologie queer, che si concentrano sulle persone ai margini, creando un filo capace di intrecciare tutte le oppressioni in un’ottica di trasformazione delle chiese e della società. Infine, si parla di Bibbia ed eterosessualità, pluralità, differenze… Guarda l’intervista cliccando qui sotto.
L’intervista è di Sabina Baral.