Roma (NEV), 9 dicembre 2024 – Dal 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne) al 10 dicembre 2024 (Giornata mondiale dei diritti umani), l’Agenzia NEV pubblica a puntate, una pagina al giorno, i contributi del Quaderno della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) “16 giorni per vincere la violenza”. Con questa pagina, che copre anche la Giornata di domani, si chiude per quest’anno l’appuntamento quotodiano con le riflessioni e i commenti proposti dalla FDEI. L’impegno contro la violenza, tuttavia, continua.
Qui, tutte le puntate: 16 giorni contro la violenza sulle donne 2024 Archivi – Nev
In basso, il contributo per le giornate di oggi e domani, con la riflessione della presidente dell’Ospedale evangelico Barbara Oliveri Caviglia. A seguire, un versetto biblico e le conclusioni del Quaderno, con una breve ricognizione sull’impegno delle chiese contro gli abusi e le violenze.
L’importanza del linguaggio nelle relazioni di cura
Le parole hanno potere straordinario, una parola può cambiare una situazione, un sentimento, la nostra vita. Nella relazione di cura la parola e l’ascolto sono importanti: una comunicazione empatica può fare la differenza. La relazione medico-paziente infatti è complessa e gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi, nel trattamento di malattie e per il benessere generale. Nei confronti delle donne, in particolare se vittime di violenza, occorre impegno comune suuso e sulle conseguenze delle parole. Il nostro linguaggio infatti è pieno di stereotipi sessisti che esprimono e legittimano una grave mancanza di rispetto verso le donne. Quante volte usiamo parole o atteggiamenti negativi che colpevolizzano: ci si sofferma su come fossero vestite, se avessero bevuto, insinuando quindi che una parte di responsabilità sia delle donne e giustificando gli uomini che troppo spesso vengono presentati con indulgenza, persino nei femminicidi, usando termini romantici: “troppo amore”, “marito e compagno esemplare”. In ambito sanitario è quanto mai necessario l’uso consapevole delle parole; saper offrire da subito una corretta risposta è fondamentale per il percorso di uscita dalla violenza. Servono formazione continua per operatori/trici sanitari/e e presenza di psicologhe pronte ad accogliere le sopravvissute. Serve un linguaggio quotidiano che rispetti la pari dignità.
VERSETTO
“Dina, la figlia che Lea aveva partorita a Giacobbe, uscì per vedere le ragazze del paese. Sichem, figlio di Camor, principe del paese, la vide, la rapì e si unì a lei violentandola.” (Genesi 34,1-2)
Cosa fanno le chiese per vincere violenza e abusi
a cura di Elena Ribet
La prevenzione di molestie e abusi in ambito ecclesiale è cruciale. La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ad esempio, promuove un lavoro culturale. La Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) partecipa a campagne globali come “Giovedì in nero” e organizza iniziative contro discriminazioni e violenze di genere. Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha approvato specifiche Linee guida per tutela dei minori e prevenzione degli abusi. La Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) ha adottato il documento “Chiesa sicura” per un ambiente protetto, con supporto di figure professionali, psicologi e legali. A livello internazionale il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha adottato un Codice di condotta per la sua 11ª Assemblea (Karlsruhe, 2023) rivolta a tutti i/le partecipanti. La Federazione luterana mondiale (FLM), le chiese metodiste del Regno Unito e l’Esercito della salvezza hanno strumenti simili per garantire sicurezza e rispetto in contesti ecclesiali. La World Student Christian Federation (WSCF), nel 2001, ha approvato linee guida per la prevenzione delle molestie, frutto di un lavoro collettivo internazionale. L’approccio italiano, seppur non ancora uniforme, trova impegnate tutte le denominazioni. Una mappatura dei progetti finanziati dall’Otto per mille delle nostre chiese su questi temi potrebbe offrire una panoramica più completa e permettere la condivisione di buone pratiche.
Per approfondire, leggi qui: Combattere la violenza e gli abusi, un impegno per tutto l’anno
PREGHIERA
Signore, ti preghiamo affinché possiamo migliorare il nostro modo di parlare. Fa’ che possiamo essere di esempio con parole di cura, benedizione e protezione. Amen
DOMANDA per discutere
In che modo gli uomini possono essere parte attiva per superare violenza e abusi?