Roma (NEV), 11 dicembre 2024 – Riceviamo dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) un approfondimento di Antonella Visintin Rotigni sulla Conferenza delle parti sul clima, recentemente tenutasi in Azerbaigian (COP 29). Visintin, componente della GLAM – di cui è stata anche coordinatrice – si occupa da molti anni di questioni ambientali. Partecipa, e ha partecipato, a numerose iniziative nazionali e internazionali per la salvaguardia del Creato. Pubblichiamo qui di seguito una sintesi del documento e, a seguire, l’integrale in pdf.
La COP29 ha evidenziato un rallentamento negli impegni climatici. Nessuna misura concreta per ridurre le emissioni di gas serra, obiettivi dell’Accordo di Parigi esclusi e mancanza di riferimenti alla transizione dai combustibili fossili. È stato adottato il Global Goal on Adaptation con indicatori sociali e ambientali. Inoltre, è stata lanciata la Baku Adaptation Road Map. Sul fronte della finanza climatica, si punta a mobilitare fino a 1300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035, con l’invito anche ai paesi in via di sviluppo a contribuire. I mercati del carbonio restano incompleti e senza sanzioni. La Presidenza ha introdotto l’Iniziativa trio di Rio per integrare le convenzioni su clima, biodiversità e desertificazione. Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), da parte sua, esorta a rinnovare la cooperazione multilaterale per affrontare le crisi globali convergenti.
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