Roma (NEV), 20 dicembre 2024 – Lo scorso 12 dicembre la National Public Radio ha riportato i commenti del pastore Randy J. Mayer, membro del consiglio della American Waldensian Society (AWS), nel contesto di una più ampia copertura sull’attuale situazione al confine tra Stati Uniti e Messico. Diversi membri e amici dell’AWS hanno richiesto che i commenti di Randy fossero condivisi nell’email del lunedì mattina. I commenti di Randy e il rapporto più ampio della giornalista della National Public Radio Chiara Eisner possono essere ascoltati a questo link: An update from southern Arizona at the most rural section of the southern U.S. border
Randy Mayer ha scritto quanto segue per spiegare il contesto dei suoi commenti.
La traduzione dall’inglese è di Hannah Kummer. Revisione del testo italiano, Elena Ribet. Si ringraziano Randy Mayer e l’AWS per la gentile concessione a riprodurre il testo sui nostri canali.
C’è molta tensione lungo il confine tra Stati Uniti e Messico, mentre si avvicina la transizione da un’amministrazione presidenziale statunitense a un’altra.
Tuttavia, questa transizione è un po’ diversa, dal momento che il candidato vincente ha fatto una campagna elettorale all’insegna della retorica anti-immigrazione e della promessa di deportare 20 milioni di immigrati.
Tutti quelli che si trovano al confine tra Stati Uniti e Messico si aspettano che le cose peggiorino parecchio. Venerdì scorso, al mattino presto, mentre il sole faceva capolino sulle montagne, un gruppo di 55 migranti ha attraversato rapidamente un grande varco nel muro di confine arrugginito e si è diretto verso il nostro campo di volontari umanitari.
Li abbiamo accolti, abbiamo acceso un falò e abbiamo iniziato a distribuire tazze di cioccolata calda e caffè, frutta e burritos di fagioli appena cucinati, che sono stati ricevuti con gioia alleggerendo il momento. Questo gruppo era formato da persone provenienti da Uzbekistan, Afghanistan, India, Bangladesh, Guatemala, Ecuador e Messico. Parlavano lingue diverse, provenivano da culture diverse, avevano intrapreso viaggi diversi, ma qualcosa di sacro accade quando si siedono al bagliore del fuoco e, come una comunità, vedono i loro bisogni accolti. Possono respirare profondamente.
In quel momento il sollievo supera l’orrore del viaggio. Molti dei migranti ci dicono: “Ora o mai più. Dobbiamo attraversare gli Stati Uniti prima del 20 gennaio o passerà molto tempo prima che si ripresenti l’opportunità”.
Per ora, i migranti continuano ad arrivare in modo costante e prevedibile, quasi come un orologio. L’unico cambiamento immediato che ci immaginiamo è che i gruppi diventeranno più grandi man mano che ci avviciniamo all’insediamento.
Saremo presenti ogni giorno per accoglierli e offrire loro un traboccante benvenuto. Ci tengo a dire ai nuovi arrivati: “Benvenuti negli Stati Uniti, siamo felici che siate qui, renderete il nostro Paese molto migliore”. E ce la faranno, se ne avranno la possibilità.
Ho vissuto lungo il confine tra Stati Uniti e Messico, contribuendo a fornire soccorso umanitario nel corso di cinque diverse amministrazioni presidenziali. Ciascuno ha costruito sulle cattive politiche del suo predecessore. Sono convinto che l’amministrazione entrante farà lo stesso. Dobbiamo aspettarci qualcosa di diverso?
In questo periodo di attesa e di gioia, è utile ricordare che Gesù si è scontrato non solo con le autorità religiose del suo tempo, ma anche con il potere dell’Impero romano – incarnato al suo processo nella figura del governatore romano Ponzio Pilato – mentre proclamava un diverso tipo di regno e un diverso modo di vivere nel mondo.
Non vedo l’ora che arrivi la vigilia di Natale, quando la mia congregazione potrà cantare a squarciagola “Gioia cantiam – è nato il Re – sia il mondo a lui fedel – e cantin e terra e ciel”. Sembra che quest’anno abbia toccato tutte le corde giuste. E soprattutto il quarto verso che proclama: “Regna con grazia e verità – mostrando al mondo ognor – la grande gloria della giustizia e del perfetto amor”. Qui, lungo il confine, continueremo a praticare le meraviglie del Suo “perfetto amor” oggi, domani e sempre.
Mentre ci viene ricordato che c’è gioia nella resistenza!
Fonte: American Waldensian Society; è possibile iscriversi alla newsletter periodica dell’AWS scrivendo direttamente a info@waldensian.org; per saperne di più, leggi anche What You Can Do.