Roma (NEV/CELI), 10 gennaio 2025 – La situazione dei profughi siriani in Germania rappresenta un tema cruciale, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi in Siria e delle discussioni politiche in Europa. La Chiesa evangelica in Germania (EKD) ha assunto un ruolo attivo nell’affrontare questa complessa problematica, sostenendo i diritti dei rifugiati e promuovendo il dialogo. Nella consapevolezza del ruolo assunto dai protestanti nel sistema di accoglienza fra il 2015 e il 2016 quando arrivarono in territorio tedesco circa 1,2 milioni di richiedenti asilo.
Una speranza fragile
La Siria resta un Paese profondamente segnato dalla guerra civile. Anche dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, il futuro del Paese rimane incerto. La vescova Petra Bosse-Huber (EKD) ha paragonato il sollievo del popolo siriano alla caduta del Muro di Berlino, sottolineando la gioia per la fine di un regime autoritario. Tuttavia, ha ribadito che la Siria è ancora lontana dalla stabilità: mancano infrastrutture, sicurezza e una società civile funzionante. Per molti rifugiati, il ritorno non è una realtà praticabile né è oggi il loro desiderio.
Christian Stäblein, vescovo luterano e rappresentante dell’EKD per le questioni dei rifugiati, ha sottolineato che la Germania deve continuare a garantire protezione ai siriani, vista la precarietà della situazione. La decisione dell’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (BAMF) di sospendere temporaneamente le decisioni sulle richieste di asilo è stata accolta positivamente, in attesa di una maggiore chiarezza sugli sviluppi futuri in Siria.
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