Roma (NEV), 20 gennaio 2025 – Riceviamo e pubblichiamo il seguente articolo firmato dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in occasione del IV anniversario dell’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.
Il 22 gennaio 2021 entrava in vigore il “Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari”, il TPNW, a seguito della 50a ratifica sottoscritta dallo Stato dell’Honduras. Il trattato discusso e votato dall’ONU nel luglio del 2017 è stato fortemente voluto dalla società civile internazionale riunita in ICAN “International Campaign to Abolish Nuclear”, insignita per questo impegno del Premio Nobel per la Pace 2017. Ad oggi gli stati che hanno ratificato il trattato sono 73 e tra questi continua a mancare l’Italia, nonostante l’incessante monito di “Italia Ripensaci” promosso dalla Rete Italiana Disarmo e Senza Atomica nell’ottobre 2016 a seguito del voto contrario del nostro Paese all’assemblea generale dell’ONU che chiedeva di approvare una conferenza di Stati per la messa al bando e lo smantellamento delle armi nucleari. In “Italia Ripensaci” confluiscono diversi Enti locali tra cui 500 comuni italiani aderenti all’associazione “Mayors for Peace” fondata dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki con l’obiettivo di creare una rete che realizzi un mondo pacifico e senza armi nucleari.
Per questo anniversario la GLAM vuole rilanciare l’invito ai comuni che ancora non l’hanno fatto ad aderire a “Mayors for Peace” * e sostenere con azioni concrete chiese ed altri soggetti che volessero avviare la richiesta sul proprio territorio. La GLAM interpreta la nomina, seppur tardiva di ottanta anni, di Nihon Hidankyo e gli Hibakusha al Nobel per la Pace 2024 come ultimo appello al mondo, affinché si elimini qualsiasi attività che dia legittimità alle armi nucleari. Raccogliere la testimonianza che giunge dai pochi sopravvissuti al bombardamento atomico del 6 e 9 agosto del 1945 ribadisce che quel dramma può ripresentarsi in ogni momento e con un potenziale atomico distruttivo 24 volte superiore ad Hiroshima. Il pericolo di distruzione del pianeta è reale fintanto che l’ultima arma nucleare non sarà disattivata.
In questo anno particolare per il 1700 anni dal Concilio di Nicea e da poco a ridosso dal XX anniversario della confessione di Accra, i cristiani possono cogliere l’occasione per rilanciare la propria unione in un messaggio univoco: la pace per amore verso tutto il Creato.
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Per questo anniversario il Centro interconfessionale per la pace (CIPAX) e la GLAM hanno fatto un appello, invitando a suonare le campane alle ore 12 del 22 gennaio, per ricordare con gioia questa giornata, ribadendo l’importanza dell’unità dei credenti di tutte le fedi al raggiungimento di una società pacifica e nonviolenta e rilanciando i momenti di incontro spirituale per la pace. L’invito a suonare le campane è rivolto a chiese, torri civiche e altre strutture dotate.
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