Premio giornalistico Vera Schiavazzi assegnerà 1000 euro a giornalista under35

Foto tratta da https://centropestelli.org/2025/03/05/premio-giornalistico-vera-schiavazzi-2025-in-allegato-il-bando-di-concorso-in-palio-1000-euro/
Roma (NEV), 12 marzo 2025 – A 10 anni dalla prematura scomparsa della giornalista Vera Schiavazzi, il Centro Studi per il Giornalismo Pestelli di Torino, in collaborazione con l’Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca, bandisce la VIII edizione del Premio giornalistico a lei intitolato.
“Il Premio è nato nel 2016 per omaggiare la giornalista Vera Schiavazzi. Indipendenza di giudizio, accuratezza d’indagine, verifica delle fonti: i tre principi base che hanno ispirato il suo lavoro, in quasi 40 anni di carriera – scrive il Centro Studi -. Valori fondamentali nella professione giornalistica che Vera, con una straordinaria capacità d’insegnamento, ha trasmesso alle future generazioni nei 12 anni di impegno e di direzione del Master in Giornalismo Giorgio Bocca di Torino”.
Qui tutte le informazioni e il bando:
Per quest’anno il Premio “Vera Schiavazzi” sarà assegnato dalla Giuria del Premio selezionando il vincitore o la vincitrice all’interno di una rosa di
giornaliste e giornalisti under 35 (iscritte/i a l’Ordine dei Giornalisti) segnalati da chi ha vinto ed è stato menzionato nelle precedenti sette edizioni. Le persone interessate verranno contattate direttamente dalla Segreteria del Premio e potranno indicare la loro preferenza entro giugno 2025.
La Giuria è formata da nove componenti. Tre indicati dal Centro Pestelli, gli altri rispettivamente dalla famiglia di Vera Schiavazzi, dall’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dall’Associazione Stampa Subalpina, dal Premio Morrione (Associazione Amici di Roberto Morrione) e dalla redazione di Riforma.it
Vera Schiavazzi, come scriveva alcuni anni fa su Riforma Piera Egidi Bouchard,

“è stata una firma del grande giornalismo – la Gazzetta del Popolo, La Repubblica, Il Corriere della Sera –, ben nota anche su queste pagine di Riforma – Eco delle valli valdesi, autrice di tante battaglie, ma anche di articoli di attualità, scavando negli usi, nei costumi, nei linguaggi contemporanei. Si è dedicata ai diritti civili e dei lavoratori, per la difesa delle minoranze, con attenzione alla famiglia, alle donne, ai più fragili, come i bambini. I suoi punti di forza erano, oltre alla capacità di scrivere in modo vivace, chiaro e gradevole, l’indipendenza di giudizio, l’accuratezza d’indagine e la verifica delle fonti. Questi sono i principi che Vera ha insegnato ai giovani del «Master in giornalismo» da lei fondato e diretto dal 2004, e che ha voluto giustamente intitolare a Giorgio Bocca, che considerava suo maestro”.