Roma (NEV) 18 aprile 2025 – “Cultura delle armi: come prevenirla?” Questo è il titolo dell’incontro promosso dal Centro interconfessionale per la pace (CIPAX) al quale ha partecipato, fra l’altro, Maria Elena Lacquaniti, coordinatrice della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
Lacquaniti ha richiamato con forza l’impegno delle chiese per la pace, denunciando le contraddizioni di un’Europa che, pur richiamandosi alle “radici cristiane”, approva un riarmo da 800 miliardi. “Il Vangelo è chiaramente contro la violenza – ha affermato, ricordando l’episodio di Luca 22 in cui Gesù ferma i discepoli che vogliono usare la spada -. Ma anche le chiese rischiano di essere travolte dalla propaganda della paura: Da chi dobbiamo difenderci? Forse, solo da noi stessi. Le lance che devono trasformarsi in vomeri (Isaia 2) sono l’aumento delle spese militari e i vomeri tutte le risorse per la cura che vengono tagliate”. Lacquaniti ha infine sottolineato l’importanza della Legge 185/90 sulla trasparenza nel commercio delle armi: uno strumento fondamentale per chi sceglie la nonviolenza.
La GLAM è attiva da anni sul fronte del disarmo. Ad esempio, si è occupata di Armi prodotte in Italia e riconversione alla pace, collaborando alla ricerca condotta dalla Chiesa evangelica del Baden e dal Comitato Riconversione RWM in Sardegna. Inoltre, è parte della Rete Italiana Pace e Disarmo, insieme al CIPAX.
L’incontro dello scorso 9 aprile ha visto anche la partecipazione di Roberta Leoni, dell’Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell’università, Patrizia Morgante, Elisabetta Caroti e Delaram Saman, del Direttivo CIPAX.
Per saperne di più, leggi il resoconto firmato dalla presidente del CIPAX, Cristina Mattiello, su QUI Monteverde.
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