Roma (NEV), 20 maggio 2025 – Un articolo a cura della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
Le iniziative che stanno chiudendo la Festa delle Oasi per impollinatori lambiscono la Giornata mondiale delle api lanciata nel 2017 dall’ONU per il 20 maggio.
Questa decisione è stata motivata dall’allarme crescente sul declino delle api e degli altri impollinatori, sollevato nel 2016 dal Rapporto di valutazione tematico su impollinatori e produzione alimentare dell’IPBES (la Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici, un’organizzazione costituita per incrementare il confronto tra scienza e politica sulle questioni inerenti biodiversità ed ecosistemi).
Il Rapporto esprimeva una forte preoccupazione per la biodiversità perché dalla impollinazione dipende la vita del pianeta.
La FAO ricorda che il tema di quest’anno per la Giornata Mondiale delle Api, “Api ispirate dalla natura per nutrirci tutti”, sottolinea il ruolo cruciale che le api e gli altri impollinatori svolgono nei sistemi agroalimentari e nella salute degli ecosistemi del nostro pianeta. Infatti, gli impollinatori sono sempre più minacciati dalla perdita di habitat, da pratiche agricole non sostenibili, dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento. Il loro declino mette a repentaglio la produzione alimentare, aumenta i costi e aggrava l’insicurezza alimentare, in particolare per le comunità rurali.
Il secondo Forum internazionale per l’azione sull’apicoltura e l’impollinazione sostenibili (Gimma – Etiopia, 20/05/2025 – 22/05/2025) si aprirà con la celebrazione della Giornata mondiale delle api e fornirà una piattaforma per lo scambio di conoscenze, la presentazione di iniziative innovative in materia di apicoltura, l’ispirazione per azioni globali a favore di pratiche agricole rispettose degli impollinatori e il coordinamento degli sforzi per conservare e proteggere gli impollinatori in tutto il mondo.
Events | Plant Production and Protection | Food and Agriculture Organization of the United Nations
In questa occasione, quest’anno Greenpeace ricorda il progetto Bosco delle Api per combattere il declino della biodiversità e creare comunità più sostenibili e resilienti. Si tratta di vere e proprie food forest, un sistema agroforestale multifunzionale che simula, su piccola scala, un ecosistema boschivo su più strati. In questo ambiente, piante da frutto, erbe medicinali, bacche, ortaggi e fiori convivono sinergicamente con piante spontanee e animali, creando un habitat ricco di biodiversità. Ma le food forest non solo favoriscono la conservazione della natura, forniscono anche spazi per la ricreazione, l’istruzione e la costruzione di comunità.
Il primo Bosco delle Api è nato a Roma nel 2020, per rendere le città più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici. Tre anni dopo, con la collaborazione della Cooperativa Sociale Agropolis, il progetto è stato replicato a Cremona, nel cuore della Pianura Padana, una delle aree più inquinate d’Europa.
La GLAM incoraggia anche le chiese (in particolare quelle che ancora non hanno aderito al progetto) a realizzare una qualche iniziativa, anche solo l’acquisto di semi di piante amate dagli impollinatori, o l’adozione di un alveare nel proprio territorio, per unirsi alle tante azioni che in questa giornata vengono attuate da associazioni laiche.